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Sul web, nel periodo natalizio, si sono susseguite notizie ed immagini di mimose fiorite, scatta perlopiù attorno a Genova.
E si sa, la riviera ligure, soprattutto quella di ponente, è famosa per il suo clima mite anche d'inverno, non a caso, da sempre, è luogo di primizie, sia floreali che orticole. Ma fa un certo senso, quando passando per via Roma, a San Miniato, e lungo la strada veder pendere i rami fioriti di un albero di mimosa.
Anche qui è stato un Natale tiepido, quasi caldo, con temperature nettamente ben al di sopra della media stagionale. E se alcune piante sembrano fiorire anzitempo o si vedono in giro animali selvaggi che ci si aspetterebbe essere in letargo o in migrazione, alcuni esperti ci dicono che ci stiamo stupendo per niente, facendoci l'elenco degli anni in cui questo è già successo. Sarà senz'altro così. Anch'io ricordo di fioriture precoci dell'albicocco che avevo nel pollaio. E anche se la mia nonna faceva il conto delle lune tra natale e pasqua, le albicocche in quegli anni non si mangiavano.
Per quanto riguarda la mimosa, godiamoci tranquillamente lo spettacolo, e il nostro stupore. Tanto per l'8 marzo, dal fioraio la mimosa per le donne ci sarà comunque, a prescindere dal tempo che sta facendo qui da noi. Adesso il mondo va così, "a calendario".
Mi ricordo che, per l'8 marzo, da ragazzi salivamo sul muretto, ci arrampicavamo alla rete, e raggiungevamo i rami della mimosa, che trent'anni fa era già lì, e ne staccavamo dei rametti da regalare alle ragazzine in uscita dalla Magistrali di S. Chiara. Nel caso a marzo la mimosa non fosse ancora fiorita, nessun problema, l'Istituto Magistrale, quello dove insegnò a lungo il Carducci, non c'è più.
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