Attilio Quintili ha con la creta un rapporto di tale confidenza che può "minarla" e farla scoppiare senza offenderla.
I bizzarri risultati delle esplosioni sono esposti negli spazi nudi della Trebisonda e li riempiono di fiori e di brandelli, di singulti di vulcano e di gusci di obici, di meteoriti remote fuse dall'attrito con l'aria e di pericolosi giochi di guerra.
L'allegra distruttività creativa di Attilio si fissa nelle forme della creta che la polvere da sparo ha gonfiato e sventrato lasciandole in un attonito silenzio e in un abito nero.
Così le riflessioni prendono un corso differente nell'osservarle. Il nero è quello del camino spento e della fabbrica chiusa, del fumo denso che ha ricoperto ogni cosa e del carbone nel buio profondo delle miniere, del cielo abissale e senza atmosfera, dei capelli di Jimi Hendrix, della lava indurita, delle macchie di Rorschach.
Frammenti divertenti e inquietanti, tutti diversi, raccontano la vita breve di un lampo di luce e di un tuono assordante per diventarne il ricordo e il segno imprevisto e definitivo, cupo come un pozzo nero e incosciente come uno scoppio di risa.
Clic per vedere l'album completo della mostra (foto di Aurelio Stoppini)
____________________________________________________________________ATTILIO QUINTILI: TERRA DI RINASCITA21 Marzo - 7 Aprile 2013
CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA TREBISONDAVia Bramante 26 PERUGIA
Orari di apertura:21-22-23-24-29-30-31 marzo 16,30 - 19,3001-5-6-7 aprile 16,30 - 19,30su appuntamento 349 1339086 – 331 5793797