Una mostra olfattiva a Monza: “Ficcanaso al Parco”

Creato il 11 marzo 2014 da Postpopuli @PostPopuli

di Mariantonietta Sorrentino

Il titolo è accattivante, il viaggio pure. Siamo a Monza, nell’ambientazione affabulante di Villa Mirabello, elegante quanto basta, sita nel Parco della Reggia di Monza“Ficcanaso  al Parco”, mostra olfattiva che apre le porte dal 7 marzo e fino al 15 luglio a chi volesse percorrere un viaggio insolito, quello delle sensazioni “a naso”.

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“Un enigma meraviglioso e senza fine”, così, Richard Axel e Linda Buck, Nobel nel 2004 per i loro studi sull’olfatto, hanno espresso la seduzione per questo senso in parte ancora sconosciuto.

Inafferrabile, non solo per i ricercatori, l’olfatto sceglie per noi, trascinati o respinti da questo o quell’odore più o meno familiare. Nonostante la quotidiana immersione nel mondo degli odori, le sensazioni che ci dà il naso restano inafferrabili, sulla punta della lingua. A volte addirittura incomunicabili.

È un senso che attinge al cervello in modo primordiale: la chimica di una molecola odorosa diventa un’esperienza di vita intensa. I centri cerebrali che si vedono coinvolti nell’analisi rimangono quelli delle emozioni, dei ricordi e del piacere. Possono essere buoni o cattivi non importa, in noi rimane una traccia quasi indelebile che ce li fa riaffiorare come d’incanto.

La mostra voluta dal Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, dall’Associazione “Creda on lus” , ossia dal Centro di ricerca ed educazione ambientale,  e da “L’ideatorio”, un servizio dell’Università della Svizzera italiana, è la prima del genere in Italia e Monza se ne può dir fiera.

In Villa si scopriranno 100 odori diversi da vivere nella suggestiva ambientazione di una magione seicentesca. Esempio di architettura e dimora di quell’epoca, la Villa preesiste alla creazione del Parco, e venne costruita verso la metà del XVII secolo dalla famiglia Durini, che aveva acquistato il feudo di Monza nel 1648.

Durante la visita a Villa Mirabello scopriremo quanto l’olfatto sia importante. Il nostro naso, un organo silenzioso e discreto è  dotato di una fisicità che non cessa d’imbarazzare e incuriosire. Un odore può deliziare, eccitare o ripugnare, spingerci all’abbraccio o suscitare tristezza, evocare ricordi.

Il percorso ”a naso” nel Parco si dipana dalla fisiologia dell’olfatto alla chimica degli odori, dalle fragranze di piante e animali, ai profumi.

È possibile giocare in questo itinerario. Per esempio con le puzze disgustose, magari apprezzandone per una volta l’utilità e deliziarsi con i profumi dei fiori facendo riemergere ricordi e vissuti.

Il punto è che a ‘Ficcanaso al Parco’ si annusa. Semplicemente. Tutti con il naso all’insù, allora. fra giochi e curiosità alla scoperta di qualcosa in più su di sé, sul mondo e sul nostro cervello.

Articolata in diverse sezioni la mostra si snoda dalle fragranze di piante e animali, ai profumi: l’origine degli odori; la chimica degli odori; gli odori di vino; l’olfatto animale; la botanica odorosa; puzze e profumi; la comunicazione: i ferormoni; i quadri olfattivi.

Esplorato dalla letteratura, dalle scienze e non solo, l’olfatto ha serbato uno statuto ambiguo: unitamente al senso del sacro, del ricordo e dell’immaginazione ha nutrito anche l’erotismo e le arti della seduzione.

Cosa sarebbe la nostra vita senza i molteplici recettori delle nostre umide fosse nasali?

Potremo forse apprezzare il cibo, sentire l’odore dei nostri amanti e chiudere il gas?

Anche il campo della nostra immaginazione ne risulterebbe ridotto. Ma né l’ambiente né l’esperienza né la cultura ci hanno insegnato a prenderci cura della varietà degli odori. Ecco quindi un evento creato solo per lui, per questo senso tanto sconosciuto ancora e forse dimenticato, ma affascinante. L’olfatto.

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