La tomba messapica tornata alla luce a Manduria
Rinvenimento sensazionale a Manduria, in Puglia: una tomba messapica contenente oggetti di grande valore come corredo funerario. In particolare un askos in vernice nera e un poppatoio a forma di maialino. Sono state ritrovate anche le teste di due statuine di importazione, realizzate con la ceramica di Egnatia.A fare la sensazionale scoperta è stato l'archeologo Gianfranco Dimitri, dello studio di Consulenza Archeologica Dàmatra di Manduria, incaricato della redazione della documentazione scientifica. Il corredo contenuto nella sepoltura messapica comprende oggetti del corredo vascolare, due kantharoi a vernice nera sovradipinti, due coppette, vari unguentari e una trozzella a decorazione geometrica.
La sepoltura è stata datata all'età ellenistica (IV-III secolo a.C.). Degli occupanti sono state trovate solo parti di due crani e si pensa che si tratti di occupanti di sesso femminile, proprio grazie alla presenza di elementi che, nei corredi, sono solitamente associati alle donne. Il contesto in cui è stata rinvenuta la tomba è composto da un'area di necropoli con strutture funerarie riservate, forse, a bambini, un'area abitativa trasformata, in tempi recenti, in una cisterna a campana per il ricovero di animali. Tutto questo contesto è rinvenuto in pieno centro urbano di Manduria.