Suona la sveglia e puntualmente la Pupa che, ovviamente divide il letto con noi, ha dei piccoli radar che la fanno svegliare pochi minuti prima del famigerato suono e con la sua manina inizia a cercarmi nel letto.
Io in tutti i modi cerco di allontanarmi per avere un vantaggio e poter uscire dal letto senza sentire i suoi pianti.
Quasi sempre il mio è un tentativo vano perché lei si attacca a tutto pur di non lasciarmi andare e a niente serve il mio incitarla a venire con me, lei mi vorrebbe li con lei nel letto e vorrebbe che continuassimo a fare la nanna insieme (spesso me lo dice apertamente).
Superata questa fase approdiamo tutti insieme in cucina: Pupa. Fidanzato e io.
E ovviamente la Pupa è sonnolenta e un po’ frignosetta il che equivale a far colazione con lei sulle mie gambe a meno che io non riesca a trovare un modo intelligente per distrarla ma, complice il sonno (anche mio ovviamente), non sempre ho questo tipo di prontezza e così devo dargliela vinta prima che mi colga un attacco di nervi già alle 7 del mattino!
Per fortuna ad un certo punto il Fidanzato si rende conto che deve darmi una mano e così si prende in carico la Pupa mentre io metto in ordine la cucina, ma la mia libertà termina in fretta perchè la mia preparazione mattutina avviene in compagnia della Pupa, mentre quella del padre no… (questo pezzo della nostra giornata non l’ho ancora capito sarà perché noi siamo donne e lui uomo? Non può anche lui prepararsi con “appresso” la Pupa? A quanto pare no) e così la mia “fase bagno” avviene con: “ mamma mi fai vedere Minnie, mamma guarda cosa sto facendo con i Lego, mamma tienimi in braccio…” e in tutto questo io cerco di espletare i miei bisogni corporali, (se e quando ci riesco ovviamente), di lavarmi, vestirmi, truccarmi…. Come credo buona parte delle mamme!
Terminata la fase preparazione arriva la nonna e non sempre uscire di casa è una “passeggiata di salute”, spesso vengo assalita dai sensi di colpa perché la Pupa strilla e strepita e mi si attacca alle gambe all’urlo:
”no mamma ia, no mamma ia” e a poco valgono i tentativi della nonna di distrarla, se lei ha deciso che io devo stare con lei, farle cambiare idea è un’impresa alquanto ardua!
Io esco e ho il morale a terra, con le poche forze che mi rimangono salgo sul motorino e mi dirigo al lavoro ad affrontare un’altra dura battaglia: una giornata in ufficio (e non aggiungo altro…perché questa è un’altra storia).
Quando finalmente la giornata lavorativa volge al termine inizia l’altra mia giornata, quella che magari mi rende più isterica, ma che per fortuna mi da più soddisfazioni e che non cambierei con niente altro al mondo!
E così corro a mettere via il motorino, corro a prendere la Pupa e quando l’ho recuperata smetto di correre visto che con lei i tempi si dilatano (per tornare a casa e fare una strada che, in condizioni normali, richiede 10 min, max 15 ci mettiamo dalla mezz’ora ai 45 minuti…).
Quando finalmente arriviamo a casa, essendo arrivata la bella stagione (e su questa frase si potrebbero innescare una serie di commenti, vista la primavera ballerina che stiamo affrontando) dobbiamo stare a giocare in cortile per almeno un’oretta (con o senza altri bimbi, l’importante per lei è non tornare subito a casa e io l’assecondo visto che preferisco stia all’aria aperta piuttosto che in casa dove, sicuramente, dopo poco mi chiederebbe di accendere la tv).
Terminata anche questa fase della nostra giornata, saliamo a casa e il rituale in genere è il seguente:
-bagnetto
-tv (purtroppo devo cedere anch’io se no preparare la cena diventerebbe un’impresa, soprattutto quando il Fidanzato non è casa con noi a darmi una mano e così, mio malgrado, cedo a mezz’ora di tv)
-pappa
-intrattenimento da parte del Fidanzato mentre io mi occupo della cucina
-mini lotta per mettere il pannolino prima della nanna
- vani tentativi per farla addormentare (la Pupa è un’animale da notte, in genere le sue pile si spengono dopo le 22.30)
Questa più o meno è la nostra giornata tipo come penso quella di più o meno tutto il genere mamma, è sufficiente per definirci un genere con i “superrpoteri”?