Magazine Diario personale

Una notte al campo un po' di anni fa

Da Astonvilla
UNA NOTTE AL CAMPO UN PO' DI ANNI FA
Questo topic non tratta di nottate indimenticabili o di spiagge da sogno.
E' solo la cronaca di una normale giornata cubana in un posto del campo.
A Las Tunas era l'ennesima mattinata di merda, il cielo prometteva pioggia e quindi che fare?
Passare la giornata in qualche locale ammirando la fauna?
Chiamare qualche amica?
Acchiappare qualcuna che ancora amica non e'?
Visto che sono fondamentalmente un animale diurno, prendo la macchina e passo al parco a raccattare il mio amico Mago.
Si va da Orlandito!
Orlandito lo conobbi un paio di anni fa al carnevale tunero, sui 30 anni, simpatico, sempre in movimento e dalla risata coinvolgente.
Vive a Vivienda, 19 km da Tunas, sulla carretera per Holguin, subito dopo Callixto.
Un po' più di un paese, un po' meno di una cittadina.
Assolutamente fuori da ogni giro turistico,sono il solo straniero e la mia auto e' la sola post rivoluzionaria.
Facce dure e rugose da contadini,vita dura e pane ancora più duro.
E poi, ovviamente, c'e' la gente che non fa un cazzo tutto il giorno, come in tutta Cuba.
Lo troviamo in mezzo a un capannallo di gente che gioca a domino, e' li che sbraita e litiga con chi sostiene di saperne più di lui.....
Cuba....
Orlandito di mestiere sarebbe barbiere, esercitava in piazza e gli affari andavano bene, poi "qualcuno" decise i spostarlo sotto il suo condominio e sono iniziati i tempi magri....
E in più e' professore.....di scacchi.... presso una scuola di Tunas.
Il paese e' decoroso, le case sono abbastanza in buono stato e pure i condomini non cadono a pezzi....
Ci porta in piazza dove oltre che una minuscola tienda c'e' una terrazza dove si paga in moneta national e insiste per offrirci una birra.
Ci invita per la sera a casa sua,si mangia capra...... non mi fa impazzire ma ho piacere di una serata simile e di stare con questi amici e accetto a patto di occuparmi io del primo e di fornire bevande varie.
Poi la vedo..... bionda (tinta), camminata che non ha nulla del languido ancheggiare caraibico, modo di muoversi tosto... da guajira.
Chiedo a Orlandito se la conosce, lui mi sorride e in 2 minuti e' al nostro tavolo.
E' bella, di una bellezza dura, un po' spigolosa, mi spiega che deve tornare al lavoro e che ha poco tempo.
Le chiedo che lavoro fa... "guardo i polli".
Non voglio sapere che lavoro sia "guardo i polli..." e la invito per la sera da Orlandito, lei accetta se la passo a prendere, mi dice dove abita..... 4 case in mezzo al nulla....
Nel primo pomeriggio si rientra a Tunas, vado alla tienda a comprare la pasta, 2 bottiglie di ron e un po' di lattine di tucola.
Poi preso da un attacco di taccagnite... eravamo verso il fine vacation.... opto per una sana CASSETTA di cerveza cubana.... buona ed economica.
Non ci sono state lamentele.....
Spedisco il Mago al mercato per prendere il necessario per gli spaghetti alla bolognese.
Verso le 20 si riparte per Vivienda, lungo la strada il Mago mi dice che bisogna passare a prendere il ghiaccio..., vabbe andiamo a prendere il ghiaccio.
Già immaginavo quelle macchine che ti sputano il ghiaccio in cubetti bel levigati....
Entriamo in una specie di finca, male in arnese, dove in una altrettanto specie di stanza ci sono enormi lastroni di ghiaccio....
Non chiedetemi come si conservava ne come si formava... era buio e avevamo fretta.
C'e' un tipo che con una specie di piccozza inizia a staccare dall'iceberg grossi pezzi di ghiaccio che in parte dentro a secchi e in parte en vivo finiscono nel mio bagagliaio.
Meno male che siamo vicini a Vivienda....
Arriviamo a casa di Orlandito, un condominio, meglio in arnese di molti altri, lui e la sorella vivono uno di fronte all'altro nello stesso pianerottolo... beh pianerottolo... più o meno.
Vive col padre, classica casa cubana di chi non traffica coi turisti, ma c'e' la tele, lo stereo, e poco altro, 2 stanze.
Comunque gente dignitosa.
La sorella ha una bimba di 4 anni, con una serie di problemi.... ti chiedi perché cazzo debba piovere sempre sul bagnato...
Comunque lascio il Mago a cucinare la bolognese (frequenta italiani....sa....) su un fornello che era già antico ai tempi di mia nonna contadina buonanima e nella più completa oscurità mi inoltro nel nulla a vedere dove cazzo abita la guajira....
Le strade della cittadina sono deserte,saranno le 21 30, un cazzo di nessuno.
Non un lampione, nulla...
Cerco di riconquistare la carretera per Holguin e dopo un paio di svolte sbagliate che mi portano praticamente dentro a un bosco...la trovo.
Ok
Ho trovato la carretera, ora bisogna trovare la casa.
Guido per 3/4 km seguendo le indicazioni che la ragazza mi aveva lasciato al mattino,lascio la provincial e svolto su un ponticello.
Sono veramente immerso nel nulla..... vado a passo d'uomo in quanto la strada e' sterrata e visto la pioggia di quei giorni potrei sotto una pozzanghera trovare un cratere e sparire io e la macchina...
E mi ritroverebbero Coco e Tuccio a gennaio....
Comunque arrivo a una piccola radura dove ci sono 3/4 case, lei vive in una di queste, neanche piccola e diciamo.... essenziale.
Mi aveva detto al mattino alla mia domanda un po' scherzosa.. sul fatto di ritrovarmi un eventuale marito incazzato e, da buon guajiro, armato di machete affilato ad accogliermi che si era separata da alcuni mesi e che era andato via il marito... mah...
Andiamo avanti.
Mi stava aspettando e si era messa tutta in ghingheri....
O meglio si e' messa in ghingheri come si mettono le guajire....
Scarpa col tacco ma non a punta come si usa ora ma con la punta arrotondata,come si usava.... jeans abbastanza attillati e una blusa... quelle con le piccole piastrine fosforescenti... fuxia.
Non so se avete presente, si vedevano anni fa nelle disco.
Comunque ha messo probabilmente le cose migliori che aveva, molto rossetto e un profumo cubano.
Era comunque bellissima, fra l'altro sempre allegra e sorridente, con lei, credo nelle intenzioni per il Mago una amica, non male di viso ma bella cicciottella, vestita più o meno nello stesso stile e con lo stesso profumo.
Già mi immaginavo la faccia del mago....
Mentre cerco di uscire dal pantano di quel vicolo mi dice che prima di mangiare ha voglia di bere qualcosa e così andiamo in piazza a Callixto dove c'e' anche qui una specie di terrazza.
Io penso "prenderanno un bel refresco de lemon"....
Col cazzo....
Ron blanco di una marca misteriosa e visto che non avevo moneta national ha voluto pagarlo lei.....
Toglie il tappo e comincia a bere a gargarella una generosa sorsata e poi passa la bottiglia alla gorda... e giù un altra sorsata....
Poi passa la bottiglia a me, che fra l'altro ero a digiuno dal mattino, che ne assaggio un po'.....
Mentre la bottiglia passa di mano in mano,le loro,si torna alla macchina e si riparte per Vivienda.
Mentre camminiamo verso il carro lei mi mette una mano sulla spalla come si fa fra commilitoni a naia....
Andiamo bene....
Si risale in macchina e, ovviamente, inizia a piovere.
Mentre combatto nuovamente con la carretera cercando di evitare i crateri, la bottiglia passa allegramente dalla mia guajira, seduta al mio fianco a quella dietro, io passo.
Intanto continua cameratescamente a tenermi un braccio sul collo.... mah....
Si arriva a casa di Orlandito, dove oltre al padrone di casa abbiamo la sua novia scollacciata, un suo amico con la moglie, sua sorella e la bimba e il mago.
Con noi 3 diciamo che proprio larghissimi non si stava....
Appena il mago vede la gordita a lui destinata, mi guarda sorridente e fa un gesto tanto caro alla sig. Santache'.
La capra naviga in una inquietante salsa rossa, mentre la pasta sta' per essere gettata in pentola, e qui, onde non dovermi cibare di quella roba molliccia e attaccaticcia che loro chiamano con coraggio"spaghetti", prendo in pugno la situazione culinaria.
Sulla cottura degli spaghi non accetto compromessi, si mangia al dente, l'ospite ha sempre ragione....
Il sugo fatto dal mago era alquanto acquoso... gli lancio un occhiata da.. "no es facil", lui dice che in Italia si mangia così e io, bonariamente lo mando a cagare.
Colpa mia che faccio cucinare gli spaghetti alla bolognese a un Mago cubano.......
Contemporaneamente mentre si attende la cottura della pasta, le ragazze vanno di spetteguless per i cazzi loro, alla tele c'e' la telenovelas e dallo stereo a palla escono le note di Eros in spagnolo.
Un casino.
Intanto le guajire fumano, meno la mia per fortuna, popular che tirano fuori da un pacchetto floscio bianco con scritte blu...... non le avevo mai viste sigarette simili.
L'odore e' forte e terrificante.
Visto che il tavolo e' da 4 e noi siamo in 10 vogliono fare mangiare me, il mago e le 2 ragazze prima dicendo che loro poi mangiano dopo.
Non se ne parla, andiamo a prendere un altro tavolo a casa della sorella e pur strettini si mangia come Dio, o chi per lui, comanda .
Tutti insieme.
La pasta non e' poi uscita male,assisto al consueto scempio degli spaghetti tagliati col coltello..... non c'e' niente da fare, li mangiano così.
Cazzo quanto ingloba la guajira, in effetti non credo che tutti i giorni mangi spaghetti alla bolognese cucinati da un Mago cubano.....
La capra..... beh la capra la assaggio appena, non ha un bellissimo spetto e poi quel sugo.......
Ovviamente riso a volontà e molta frutta.
Intanto le 2 bottiglie sono quasi finite e la cassetta di birra e' agli sgoccioli....
Finita la cena, classico dopocena cubano, chiacchiera e cazzeggio.
Intanto il ron continua a girare, si sono aggiunte un paio di bottiglie senza etichetta portate dal nuovo arrivato il papa' di Orlandito.
Fa un caldo boia, i ventilatori muovono solo l'aria ma rinfrescano poco, ci si piazza vicino al balcone, noto che come sempre malgrado che ci si avvicinasse alla mezzanotte tutta la gente era sui balconi a chiacchierare o a fare una mazza.
Il padre di Orlandito inizia a parlare della situazione a Cuba prima del crollo del blocco socialista, e sono discorsi carichi di rimpianto, in quanto secondo lui c'era tutto...... e la vita non costava niente
Sarà... ma forse e' solo il rimpianto di avere 15 anni in più. Di vedere che tutti i sacrifici di 3 lustri hanno portato molto meno delle aspettative.
Vivranno anche nel campo ma sono abbastanza informati, sanno di molte cose che succedono in Italia e mi chiedono di economia e di tipo di vita.
Soliti discorsi, quando gli spieghi che non e' che quà si navighi tutti nell'oro e che noi, viaggiatori recidivi, siamo privilegiati, come sempre ti dicono che almeno noi possiamo viaggiare.... ecc... lasciamo stare.
Le ragazze sono nell'altra camera, e' quasi l'una, il padre di Orlandito, l'altra coppia e la sorella con la bimba se ne vanno.
Annoto mentalmente di portare qualcosa alla piccola al prossimo viaggio.
Si rimane in 6, io e la Guajira, il mago con la gorda e Orlandito con novia.
Ci trasferiamo nell'altra stanza dove c'e' un lettone..... e ci si siede.....
Orlandito, il professore Orlandito, il bravo companero orlandito da un armadio tira fuori alcune riviste porno......
Ma a parte che a lui pare che interessino poco, comunque si e' bevuto parecchio, io dovendo guidare su quelle strade e non essendo un bevitore accanito, ho cercato di limitarmi ma comunque sono sull'andante.
Insomma si passa alle vie di fatto..... ma visto che, personalmente non amo esibirmi in pubblico..... chiedo alla guajira che si fa e sopratutto dove si va.... anche perché, visto l'andazzo e la semioscurità per i miei gusti giravano troppi volatili....
Non si sa mai.......
Case di renta neanche a parlarne, lei mi propone di passare la notte a casa sua.
Le chiedo se era sicura,non si può, e sarebbe poi sostanzialmente lei ad avere casini....
Mi dice che basta che porti via i maroni temprano, più per altro per via dell'auto, e non ci sono problemi, accanto a lei ci sono solo 2 case, e dice sono amici suoi...
Visto che il mago si fermava a Vivienda un paio di giorni posso andare via tranquillo, alla gorda ci pensa il mago.
Saluto tutti e,con la mia guajira sempre appesa al collo, nell'oscurità più totale mi avvio verso l'auto.
Come sempre non si vede una mazza, arriviamo allo svincolo che porta a casa sua, in macchina era rimasta la bottiglia comprata a inizio serata, o quel poco che ne rimaneva.... e se la finisce quasi tutta lei.
Parcheggio l'auto dietro la casa, in modo che non si veda dalla strada, si sentono grugniti di maiali e l'immancabile gallo che, come avviene solo a Cuba, fa sentire la sua presenza a ogni ora.
La casa e' abbastanza grande, troppo per una persona sola, c'e' il frigo e il televisore (cinese), per una che si occupa di pennuti mi sembra che la casa sia un po' troppo ben messa ma lei mi parla di una sorella negli USA..... tutto può essere.
Su un mobile in cucina ci sono alcune foto, la maggior parte in bianco e nero, mi dice che sono i suoi genitori, classiche facce da contadini di un tempo andato.
Poi c'e' una sua foto col marito il giorno del matrimonio, lui sembra un messicano, piccolino e baffuto, sicuramente con almeno una decina di anni più di lei, col sorriso e la felicità che tutti hanno in quel giorno.
Sul tavolo la famosa pentola a pressione ritirata con la libreta il giorno prima a 145 pesos, ha pure quell'aggeggio per friggere che ti danno sempre con la libreta mi pare a 125 pesos.
Sicuramente qualche aiuto le arriva, quella casa parla chiaro.
Mi sento un po' un intruso, a ficcare il naso nella vita di un altra persona... ma gli occhi sono fatti per vedere.
E' stata una bella notte e io, che preferisco nella maggior parte dei casi dormire poi da solo, sono stato volentieri con lei fino a mattina presto.
Poi e' arrivato il momento di andarsene, lei doveva andare a lavorare ed io dovevo sparire per evitare ulteriori chisme che comunque ci sarebbero state.
Non voleva assolutamente denaro, era stata bene e tanto le bastava, mentre era in bagno le ho messo qualcosa in una borsetta che c'era sopra una sedia.
Mi ha dato l'indirizzo e il telefono della vicina e mi ha detto semplicemente... "quando vuoi sono quà", nessuna richiesta, nessuna promessa....
Non l'ho più vista, i ritmi della vacanza da classico yuma mi hanno accompagnato negli ultimi giorni alla isla.
A fine novembre mi piacerebbe rivederla, anche solo una volta... ma non so.... sento che non sarebbe più la stessa cosa....
Vamos a veer....
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Ho voluto raccontare questa piccola storia magari un po' banale di una giornata tutto sommato normale che ho vissuto a ottobre alla isla, per evidenziare a chi si appresta al primo viaggio o per chi magari ha 1 o 2 puntate alla isla alle spalle che esiste una Cuba completamente diversa da quella che ci appare ai primi impatti.
Una Cuba dove non ci sono disco, jine, chuli, spiagge, paladar, particular e dove girano pochi cuc e tanta moneta national.
Questo e' un aspetto dell'isola,non mi spingo a dire,come farebbero molti, che questa e' la VERA Cuba mentre quella che viviamo quotidianamente e' finta.
Entrambe sono facce della stessa medaglia, metà della stessa mela e credo che sia importante per chi sceglie la isla con una certa frequenza poter conoscere entrambi gli aspetti della stessa realtà.
O magari altri aspetti ancora....
Grazie per la pazienza.

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