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Una notte al museo

Creato il 14 febbraio 2016 da Lafirmacangiante
(Night at the museum di Shawn Levy, 2006)
UNA NOTTE AL MUSEOOgni tanto mi capita di essere in difficoltà a parlare di un film del quale si ha l'impressione che in fondo non ci sia poi molto da dire. E il film in questione magari non mi è nemmeno dispiaciuto. Perché farlo allora, perché parlarne? Ma, non so... forse perché qualcuno di voi, incuriosito dal titolo proposto, potrebbe portare in un commento la sua visione, la sua idea del film o di un particolare di esso, magari andando ad arricchirlo con qualche spunto o curiosità a me passata inosservata o chissà cos'altro. Prendiamo per esempio proprio il primo episodio del brand Una notte al museo. Cosa possiamo dire di un film che a me personalmente ha dato da subito l'idea di un film pensato per i sabati sera in famiglia, con un protagonista solitamente capace di accattivarsi la simpatia degli adulti e un immaginario fantastico per far sognare i bambini, con tanto di piccolo attore con cui immedesimarsi alla bisogna? Probabilmente poco, se non il fatto che il film mantiene quello che promette, un intrattenimento onesto e senza pretese, perfetto da accompagnare con patatine e bibita.
L'impianto visivo, scenografie ed effetti speciali compresi, svolge bene il suo compito, il protagonista Ben Stiller strappa la giusta dose di risate ed è ben supportato da un buon cast di contorno, la trama non riserva sorprese e la morale del film è edificante come ben si conviene a un film per famiglie. Ci si diverte? Beh, i bambini sicuramente si e agli adulti alla fine passa bene, certo che se siete appassionati di calcio (e io fortunatamente non lo sono più) e vostro figlio/a vuole guardare il film quando c'è Juventus-Napoli allora... Comunque, nell'ottica di assolvere alla funzione per cui nasce, direi che Una notte al museo è promosso.
La riflessione: c'è un Ben Stiller ben calato nella parte del papà forse immaturo (ma sempre innamorato follemente del proprio figlio), insicuro anche, o che semplicemente non si ritrova nella società che viene proposta, fatta di uomini di successo e lavori noiosi e seri (ma non importanti quanto si possa credere se il fine ultimo della vita non sono solo e solamente i soldi) e che viene chiamato alla grande impresa per riscattarsi agli occhi del proprio pargolo, impresa che immancabilmente sfocia nell'incredibile e nel fantastico. Chissà perché attore e personaggio non mi sono affatto dispiaciuti. Poi c'è un Robin Williams che funge un po' da coscienza e motivatore del protagonista, c'è la Carla Gugino protagonista femminile abbastanza accessoria e un trio di cariatidi davanti al quale togliersi il cappello per rapporto età/energia e parliamo di nientepopodimenoche Mickey Rooney (proprio quello), Bill Cobbs e Dick Van Dyke, il celebre spazzacamini di Mary Poppins.
UNA NOTTE AL MUSEO
La trama: Larry (Ben Stiller) non riesce a trovarsi un'occupazione stabile, cosa che diventa un problema agli occhi della ex moglie Erica (Kim Raver) e di riflesso di loro figlio Nick (Jake Cherry). Messo alle strette Larry accetta il posto di guardiano notturno al museo di storia e scienze naturali di New York. Viene introdotto all'incarico da un trio di vecchi guardiani in procinto di essere silurati per raggiunti limiti d'età i quali omettono di avvisare il novellino che il museo ha una piccola particolarità: di notte le statue in cera, le miniature e le riproduzioni presenti nel museo, prendono vita e animano le nottate del luogo di giorno votato alla cultura e snobbato dai Newyorkesi. Larry dovrà destreggiarsi tra scimmie dispettose, t-rex vivaci, personaggi del calibro di Teodore Roosevelt (Robin Williams), Jedediah Smith (l'immancabile Owen Wilson), Attila (Patrick Gallagher), Ottavio (Steve Coogan), Sacagawea (Mizuo Peck) e comuni furfanti. Sarà questa l'occasione per mettere a frutto la sua possibilità di riscatto.
UNA NOTTE AL MUSEO

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