Magazine Tecnologia

Una notte al museo (e il film non c'entra una sega)

Creato il 01 novembre 2012 da Eldacar
UNA NOTTE AL MUSEO (E IL FILM NON C'ENTRA UNA SEGA)
Ti pareva che non cercavano di mettermi in mezzo? Potevo forse non essere contattato da millemila persone con millemila domande, proposte, idee, petizioni da firmare e tutto il resto? Potevo quindi evitare un post di chiarimenti? No, non potevo evidentemente ed infatti eccomi qui, con la casella di posta spammata e Facebook impazzito, a ricevere update su una questione di cui, fino ad un paio di giorni fa, non sapevo una sega. Parliamo ovviamente della diatriba scoppiata tra il ViGaMus e La Mecca per l'ambito titolo di primo museo italiano dei videogiochi conteso, pare, a suon di querele.
Ora, la questione per quel che mi riguarda è molto semplice ed è relativa più a quello che c'è intorno, al solito, che al fatto nudo e crudo: come dicevo poco sopra, non c'entro una sega. Quello che è stato il passato (le lotte, le discussioni, i casini con AIOMI) è noto a tutti. Come è noto che a un certo momento, per una serie di questioni, ho preferito lasciare perdere qualsiasi discussione e che dall'altra parte è stato cercato un approccio e dei chiarimenti (che per me, tra l'altro, non erano necessari e che alla fine non sono arrivati). Le cose che ho detto e scritto non sono mai state frutto di strascichi personali di qualsiasi tipo e sono cessate nel momento in cui ho deciso di non perdere più tempo (il mio tempo), combattendo battaglie di altri. Questo, in sostanza, per dire che ora come all'epoca, venire a contatto con gente che pensa di potermi lanciare contro qualcuno o qualcosa, cavalcando l'onda, mi fa solo incazzare peggio. Se avete qualcosa da dire, imparate a dirla. Se avete qualcosa da fare, fatela. Se pensate di poter affrontare una situazione, affrontatela. Da soli. Io personalmente, posso semplicemente riassumere ciò che è stato e la mia posizione attuale: tutto quello che ho scritto riguardo l'associazione è online qui sul blog che è l'unico posto dove poi ho parlato delle vecchie questioni, oltre che su Eurogamer. Quello che era stato pubblicato su lì, quando Eurogamer la dirigevo, è stato tirato giù dal mio fu socio: io mi sono opposto sempre e comunque ma una volta uscito dall'azienda, i pezzi sono spariti (e non per una questione di intimidazione ma per scelta dell'editore). Da allora in ogni caso, non sono più tornato sull'argomento. Ho incontrato Carbone e Accordi diverse volte, i rapporti si sono normalizzati (nella misura in cui ci si incontra spesso in giro e ci si saluta, cosa che prima non accadeva nemmeno).
Tutte le volte che mi hanno minacciato di querela (e parlo in generale, come giornalista, senza riferirmi a nessun caso specifico), mi sono sempre fatto grasse risate (sempre girare con registratore acceso, date retta a zio). La diffamazione è già una cosa terribilmente incasinata per i cazzi suoi a livello giuridico, su internet le cose peggiorano addirittura per una serie di motivi. In generale, parlare di diffamazione è quasi sempre una stronzata che serve per dissuadere qualcuno a non parlare di argomenti scomodi. Sempre in generale, quel qualcuno tende ad evitare problemi (perchè poi in rete si tratta 9 su 10 del blogger di 20 anni che mette giù due righe per passione) e quando sente la parola "denuncia" se la fa nelle mutande (anche a ragione). Io di mio, non penso di aver mai parlato a sproposito quindi se e quando qualcuno ha provato a censurarmi, l'ho cortesemente mandato a fare in culo invitandolo pure a procedere come meglio riteneva (minacciato circa 100 volte, querele ricevute ad oggi neanche una). Se non fossi stato convinto delle mie parole, del resto, non avrei neanche mai discusso negli ultimi 6 anni almeno. Questo blog, tra le altre cose, nasceva proprio per essere scomodo.
Relativamente alla questione calda degli ultimi giorni, quindi la storia dei musei: ho ricevuto diversi inviti al ViGaMus per vedere l'esposizione in anteprima ma non sono riuscito mai ad andare e il 20 ero in USA quindi ho saltato pure l'inaugurazione. Rimedierò. Ho invece scoperto La Mecca solo ora (perdonate l'ignoranza), proprio a causa della diatriba scoppiata. Rimedierò anche in questo caso. In realtà del ViGaMus mi sono sempre interessato poco e credo di aver affrontato l'argomento una sola volta, mandando a cagare Bonaventura Di Bello (mio ex collega ai tempi di Play Press) che mi ha poi defalcato dagli amici di Facebook e che mi ha "insultato" paragonandomi a Travaglio (achievement unlocked!). Ad onor del vero il museo in quell'occasione c'entrava poco perchè di fatto è sempre stata un'attività che poco ha avuto a che fare con quelle che contestavo, arrivata poi nel momento in cui la tempesta era passata. C'è da dire, questo lo ricordo, che se il problema ad oggi resta la comunicazione sull'effettiva primogenitura del tutto, in origine il ViGaMus (che doveva aprire nel 2010 se non ricordo male) era stato promosso addirittura come primo museo permanente d'Europa, cosa che mi ero premurato di correggere in real time ma che non interessò nessuno. Da qui, la considerazione che si riallaccia al concetto in apertura e vale per ogni cosa: ma possibile che ci si accorge di questo o quello solo a giorni alterni? O che chi scrive si interessi semplicemente a quello che viene presentato, senza documentarsi su chi/cosa/come c'è a monte? Io lo trovo folle, in realtà è la regola.
Ciò detto, smarcato il post necessario per la sopravvivenza, confermo la mia posizione super partes: non faccio il tifo per nessuno, non mi frega una mazza di nulla e trovo che ogni giorno perso a litigare, sia un argomento per lollare da parte di chi ci guarda (come industria, anche se qui andiamo un po' oltre la classica filiera). I toni dei vecchi link, ovviamente, sono da riportare alla situazione di allora. Il mio problema, ad oggi, resta quello che se metto il culo su un aereo, l'eco delle stronzate che facciamo qui, arriva sempre e comunque fino a Los Angeles, San Francisco, New York, Tokyo o dove mi capita di andare per lavoro. Dove vengo guardato, in ogni caso, come "l'italiano" con tutto quello che ne consegue. E mi sarei pure un po' rotto la minchia.
Penso che la contesa in oggetto, invece, sia di semplice risoluzione: esistono dei requisiti per essere inquadrati museo, credo. Sicuramente il ViGaMus, con le sue partnership e con la macchina messa in moto alle spalle, li ha. Se anche La Mecca questi requisiti li ha soddisfatti (e mi pare proprio di si), dovrebbe far fede solo la data "istituzionale", no? Ma con la politica in mezzo, non si sa mai in realtà. Anyway, per non sbagliare, con 2000 pezzi in studio mi informo pure io che magari il mercoledì sera che c'ho serata nerd, posso aprire la casa al pubblico e alzare pure un paio di Euro per far vedere la collezione (e adesso ditemi voi il demo di Halo 2D, Blood Covenant, chi altro lo possiede in da uorld? O questo Ultima qui?).
Primo e ultimo intervento a tema, che come dicevo, il tempo scarseggia, sono in partenza per Lucca e ho veramente una valanga di cose da fare.
Aloha!
LETTO TUTTO? BENE. ORA REGISTRATI SUL FORUM CHE FA FICO E POSSIAMO PURE LITIGARE, POI

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :