Magazine Cucina
In settembre ho avuto l'occasione di visitare il SANA, salone internazionale del biologico e naturale, che si tiene a Bologna. A questa fiera sono presenti grandi e piccole aziende che operano nel settore della cosmesi, della pulizia, e dei prodotti enogastronomici. Nei due video che vi linko QUI e QUI potete trovare il mio reportage dettagliato della giornata, in questo post però voglio parlarvi in particolare di una materia prima che ho comprato nell'enorme padiglione occupato dal celebre supermercato del biologico NaturaSi: la Roveja.
La Roveja, o pisello selvatico, è un legume molto antico che arriva dal Medio Oriente e viene coltivato prettamente in Umbria e nelle Marche. Si trova ancora allo stato selvatico ed è possibile raccoglierlo lungo le scarpate e nei campi tra luglio e agosto. La coltivazione è stata quasi del tutto abbandonata perché richiede molto lavoro, gran parte manuale, a fronte di una bassa resa del prodotto ma per fortuna c'è ancora qualche agricoltore che si cimenta a coltivare questo legume che è diventato quindi un prodotto di 'nicchia'.
La roveja è ricca di proteine vegetali, fibre e sali minerali e si presta a essere cucinata in varie maniere. Si può mangiare fresca ma più spesso secca e fatta rinvenire con un ammollo di almeno 5 ore. Nelle zone di produzione è d'uso macinare la roveja per ottenere una farina con la quale preparare una sorta di polenta chiamata Farecchiata.
Oltre alle classiche zuppe, minestre e vellutate è ottima in umido per accompagnare piatti di carne. Nonostante sia simile al pisello, il sapore della roveja è delicato e pastoso, molto simile a quello delle fave.
La roveja che ho comprato io fa parte di un progetto chiamato 'Alimenti ritrovati' creato da Ecor, un marchio che si occupa di prodotti biologici e biodinamici. dal sito Ecor.it:Con il progetto "Alimenti Ritrovati", Ecor vuole riscoprire le “antiche varietà”: cereali e legumi biologici che raccontano tutta la ricchezza del patrimonio agricolo e gastronomico italiano.Sono varietà che hanno una storia da raccontare, dedicate a chi ama non solo il gusto delle cose buone di una volta, ma anche l’esplorazione di sapori poco conosciuti.Gli Alimenti Ritrovati sono frutto della passione per la natura di agricoltori biologici italiani che, sapientemente, ne hanno ricercato i semi per coltivarli come si faceva un tempo.Oltre ai cereali e legumi si possono trovare anche paste secche prodotte con farine ottenute da grani antichi e sconosciuti, riscoperti da poco.
Ma direi ora di passare alla ricetta.
Le dosi sono per 4 persone:
- 200 gr di roveja secca
- tre cucchiai di trito di cipolla/carota/sedano
- un cucchiaio di prezzemolo tritato
- uno spicchio d'aglio tritato
- due cucchiai di triplo concentrato di pomodoro
- Olio evo
- Sale
Mettere la roveja secca in una bacinella, ricoprire d'acqua e lasciare in ammollo per almeno 5 ore (io l'ho lasciata tutta la notte) avendo cura di cambiare l'acqua un paio di volte.
Scolare e sciacquare i chicchi di roveja che saranno raddoppiati di volume. Metterli in una pentola capiente e aggiungere acqua non salata in proporzione di una parte di roveja e 4 di acqua. Far prendere il bollore, abbassare il fuoco e far cuocere a fiamma bassa per almeno 2 ore.
Scolare la roveja quando il chicco è cotto ma ancora sodo. Tenere da parte alcuni mestoli di brodo di cottura.
Far soffriggere il misto di verdure e odori in olio evo, aggiungere la roveja e farla insaporire a fuoco medio, aggiungere il concentrato di pomodoro e un po' dell'acqua di cottura messa da parte. Regolare di sale e coprire. Far cuocere a fuoco medio/basso per mezz'ora mescolando spesso e controllando che il fondo di cottura non si restringa troppo.
Per le polpettine
- 450 gr di macinato misto (manzo e maiale)
- 2 cucchiai di farina bianca
- 2 cucchiai di formaggio grana grattugiato
- un cucchiaio di prezzemolo tritato
- un spicchio d'aglio tritato
- un uovo
- sale e pepe a piacere
- pangrattato
- un cucchiaio di olio EVO
Mescolare in una terrina la carne, la farina, il formaggio, il prezzemolo, l'aglio e l'uovo, salare e pepare a piacere e mescolare con le mani per amalgamare bene tutti gli ingredienti.
Formare delle palline grandi quanto una noce e rotolarle nel pangrattato. Posizionarle su una placca da forno oleata leggermente e spennellarne la superficie con pochissimo olio. Infornare a 180° per 7 minuti, girarle e farle cuocere per altri 7 minuti.
Impiattare a piacere, io ho messo la roveja in un coccio e sopra ho disposto le polpettine.
Vi lascio il video della ricetta passo passo qui sotto. A presto con una nuova ricetta.
I suoi ultimi articoli
-
La bottega di Trimalcione - Recensione
-
Ridatemi la pasta allo scoglio! - Spaghetti allo scoglio (alla mia maniera)
-
Sua Maestà il Ciauscolo - Spaghetti al ciauscolo e agretti e Bruschette al ciauscolo
-
Strangolapreti, gnudi... insomma fate un po' voi! - Gnocchetti con ricotta, spinaci e tarassaco