Una “nuova” e-deologia a 5 stelle

Creato il 15 marzo 2013 da Frankezze

Le contraddizioni all’interno del M5S sono ormai venute a galla grazie alla feconda discussione nata a seguito della pubblicazione del libro “Un Grillo qualunque” di Giuliano Santoro e degli articoli apparsi su Giap, il blog del collettivo di scrittori Wu Ming. Dopo aver ristabilito che Destra e Sinistra sono nomi convenzionali indicanti “due polarità entro le quali oscillano il discorso e l’agire politico e sociale” e appartengono alla sfera cognitiva di ogni individuo, quindi non necessariamente hanno a che fare con i partiti che pretendono di rappresentarli, e di certo hanno un significato molto più ampio dell’ubicazione dei posti a sedere in Parlamento, il dibattito ha portato alla luce le enormi contrapposizioni ideologiche esistenti nel Movimento.

Nonostante la presunzione di pensare ed agire al di sopra delle ideologie e il loro mostrarsi compatti nelle scelte, i membri del Movimento 5 Stelle dovranno prima o poi fare i conti con il proprio pensiero politico che si rifletterà sulle le posizioni che assumeranno su certi temi, come l’immigrazione o il lavoro, rispetto ai quali l’approccio da destra è opposto a quello da sinistra. Sarà molto difficile, quel giorno, sostenere che “Per noi non è importante la collocazione politica, ma portare le istanze dei cittadini in Parlamento”, come ha fatto ieri il capogruppo al Senato Vito Crimi. Cosa vuol dire “le istanze dei cittadini”? Un’espressione del genere implica una società indivisa al suo interno, una società in cui tutti hanno gli stessi interessi, e pertanto un’istanza ritenuta giusta è giusta per tutti. In realtà una società di questo tipo potrebbe anche esistere, ma di certo non è quella in cui viviamo. Quella in cui viviamo è una società divisa in classi sociali, in cui interessi contrapposti si scontrano quotidianamente, anche in modo brutale. Pertanto, un’affermazione come quella di Crimi, che è un mantra tra gli esponenti del Movimento, riesco a spiegarmela in due modi: o sono davvero così ingenui da credere che la società intera sia unita e solidale contro la classe dirigente (la Casta), oppure per cittadini intendono solo quelli che si autocertificano “onesti” e che combattono anima e corpo contro la Casta, dopo la redenzione del voto a 5 Stelle (redenzione perché la Casta l’hanno votata pure moltissimi di loro, prima della discesa in campo dei nuovi illuminati).

Nella stessa intervista al Corriere della Sera, Crimi ribadisce: “Sui singoli provvedimenti siamo disponibili a cercare le soluzioni migliori con gli altri partiti e questa situazione in Senato – in cui ci deve essere per forza la convergenza di almeno altre due forze politiche – farà sì che non prevarranno più gli interessi di partito, ma quelli dei cittadini”. Qui il concetto è ancora più chiaro: non gli interessi di partito (cerchia ristretta di malfattori che si spartiscono il potere e i suoi frutti), ma quelli dei cittadini (in questo caso “onesti” è sottinteso, in caso contrario sarebbero  ”amici della Casta”) prevarranno grazie al Movimento. Bene, allora proviamo a fare un esempio.

Franko Rario, il co.co.pro.fago trentenne che ci ha raccontato le sue esperienze lavorative precarie, vorrebbe che, in previsione di una stabilizzazione contrattuale, l’articolo 18 tornasse alla sua versione originale pre Riforma Fornero. Franko Rario è un cittadino, non è certo uno della Casta né può considerarsi “amico” della stessa. Franko Rario è di sinistra e non crede che la sinistra sia rappresentata in Parlamento.
Allo stesso modo, l’imprenditore Marchionne desidererebbe che l’articolo 18 venisse cancellato non solo dallo Statuto dei Lavoratori ma anche dalla memoria storica umana, e non sarebbe l’unico. Marchionne però, pur essendo un cittadino, fa parte della Casta. Ma come lui ci sono innumerevoli cittadini-imprenditori che hanno votato il M5S e che appoggiano la stessa istanza del cittadino Marchionne. Questi cittadini hanno molto spesso un orientamento liberale e una dottrina economica neoliberista, ma non sono Marchionne, non sono Casta.

Quando arriverà il momento, quali di queste istanze appoggerà il Movimento 5 Stelle? E come descriveranno i diversi punti di vista che affioreranno allora?

L'articolo Una “nuova” e-deologia a 5 stelle è ovviamente opera di Frankezze.


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