La pala d'incenso trovata a Khirbet el-Eika, nella Galilea orientale
(Foto: Tal Rogovski/Times of Israel)
La pala d'incenso, antica di più di duemila anni, è stata scoperta da un gruppo di archeologi dell'Università di Gerusalemme guidati dal Dottor Uzi Lebner, che sta cercando di fare luce sull'identità degli abitanti di Galilea durante il periodo del Secondo Tempio. Secondo le prime scoperte, quest'area fu inizialmente abitata da popoli non ebrei tra il V e il III secolo a.C.. Dopo un periodo di dominazione ellenistica, questo luogo passò sotto il dominio ebraico.
Il sito di Khirbet el-Eika era una città fortificata che venne violentemente distrutta nel 140 d.C. circa. Poco lontano gli archeologi hanno scoperto un villaggio ebraico-romano con una sinagoga adorna di splendidi mosaici. La pala d'incenso appena ritrovata è sicuramente l'indizio della presenza di una popolazione pagana. Il modello è di ispirazione greco-romana e potrebbe essere associato con i resti di un antico naufragio trovati ad Ashkelon, nel 1998. Qui i ricercatori rinvennero due mestoli di bronzo ornati con teste d'anatra, forse utilizzati nei rituali o come oggetti cerimoniali e apotropaici.
La pala per incenso è stata trovata insieme ad altri reperti quali anfore di Rodi e Kos, del peso di circa 39 chilogrammi. L'importazione di questi oggetti deve essere stata piuttosto costosa e per questo venivano considerati, con tutta probabilità, oggetti di lusso.
Il Dottor Leibner ha affermato che Khirbet el-Eika venne distrutta dagli Asmonei, anche se è necessario trovare ulteriori riscontri a questa ipotesi.