Visto in DVD.
Un buon film con una visione d’insieme piuttosto europea (strano, non ho ben presente se sia un pregio da imputare a Walsh) che butta tutta l’attenzione sui personaggi fregandosene abbastanza della storia e descrive con particolare grazia un amore impossibile (quello della Lupino nei confronti di Bogart; che non si concretizza mai in nulla perché Bogart la rispetta, ma ama un’altra), che in un film meno originale sarebbe stato possibile (in fondo il personaggio della donna è tipico in un melodramma amoroso più che in un film di gangster).
Poi è affascinante l’unione fra il film di gangster (perché questo è) ed il noir, che spunta fuori proprio per l’interesse particolare nei confronti dei personaggi, l’amore impossibile, e il destino ineluttabile (qui incarnato in un cane ben prima di Kubrick).
Piuttosto enfatico, ma pregevole il finale esplosivo per le emozioni esposte e per le inquadrature dall’alto.
PS: ma quanto ha la faccia facciosa Henry Travers?! Mette proprio una nota di positività. Anche se è perfetto, io non lo avrei mai messo in un noir, nenache nella parte del padre di famiglia bonaccione e sfortunato del sud.