Il secondo racconto di Giovanni D'Ippolito della serie "anni 60 revival", in una radio cronaca mozzafiato alla Nicolò Carosio, rivive gli entusiasmanti momenti di una storica partita di calcio fra due Licei regionali.
UNA PARTITA STORICA
Era dall'inizio dell'anno scolastico che si parlava della sfida calcistica fra il Liceo Scientifico di Bojano e il Liceo Scientifico di Campobasso.
Eravamo giunti finalmente al fatidico giorno: una fredda e umida domenica di metà novembre. Fin dalle prime ore del mattino in cielo si erano aperte tutte le cateratte e scendeva una pioggia battente. I componenti della squadra si erano svegliati presto e scrutavano il cielo "porca miseria non si gioca..." pensavano. Si dedicarono quindi, ognuno a casa propria, alle normali attività domenicali: bagno nella vasca d'acqua caldissima, magari con Play Boy al seguito, poiché quasi tutti erano all'epoca "fidanzati" con una coniglietta di copertina. Poi, rivestiti a festa, indossando giubbotto, maglioncino a collo alto, pantaloni a zampa d'elefante e stivaletti beat col tacco, si recarono al solito appuntamento al bar per la partita di tressette. In palio boccali di birra da mezzo litro (pensare che allora non si sapeva nemmeno dell'esistenza dell'OktoberFest) e sacchetti di patatine. A seguire pranzo luculliano, tipico della domenica, con rigatoni al sugo e abbondanti salsicce al forno con patate.
Alle 13,30 improvvisa schiarita in cielo, tutti di corsa verso lo stadio, con due buste di plastica in mano: una con le scarpette e l'altra con maglietta, calzoncini e calzettoni. Si gioca!!! Il campo è quasi impraticabile, si affonda nel fango fino alle caviglie e il pallone non rimbalza.
La squadra di Bojano appare da subito molliccia e spompata, così il Campobasso pressa e, al 27' del primo tempo, guadagna il vantaggio, se pur contestato, con un tiro dalla distanza che il bravo portiere Brunetti, in un plastico volo, riesce a intercettare e a inchiodare sulla linea di porta. L'arbitro, fra le proteste, assegna comunque il gol e si va negli spogliatoi sull'1 a 0.
Nel secondo tempo cambia tutto, la squadra di Bojano, con le sgroppate di Colalillo a destra e Di Ciero a sinistra, si riversa nella metà campo avversaria. Mainelli e Velardo impensieriscono il portiere avversario in più occasioni, con pericolosi tiri in porta, ma senza risultato. Al 43' del secondo tempo, D'Ippolito, nel cerchio di centro campo, tenta di mettere in movimento Mainelli provando a colpire per ben due volte la palla di tacco, ma non riuscendo nemmeno a sfiorarla, dà vita, più similmente, a una goffa danza tribale. Fortunatamente subentra De Rosa che, impossessatosi della sfera di cuoio, scende nella posizione di mezz'ala destra e crossa al limite dell'area, dove Velardo, ben appostato, colpisce al volo di sinistro in maniera perfetta spedendo una cannonata che viaggia verso l'incrocio dei pali. La palla che, completamente inzuppata raggiunge ormai il peso stimabile di almeno due chili, invece raggiunge in pieno volto un difensore avversario. Il malcapitato salva così il risultato ma stramazza al suolo perdendo copiosamente sangue dal naso. L'arbitro, per attivare i soccorsi, fischia la fine e così ci si avvia verso gli spogliatoi, guardando con mestizia quello che era il meraviglioso manto erboso del Comunale, ridotto come un campo di patate dopo il raccolto.
Ci vorranno mesi per ripristinare il fondo e, nella primavera successiva, si ricomincia a giocare con apprezzabili prestazioni della squadra del Liceo Scientifico di Bojano che, se pur fortissima e quasi insuperabile nelle partite singole, non riuscì mai a vincere un torneo a punti.