Fonte: Mara Rampini
L’articolo che pensavo di proporvi questa settimana in verità doveva essere sui carciofi, ortaggi deliziosi, senza dubbio. Tuttavia una passeggiata che ho fatto l’altro ieri mi ha fatto cambiare idea.Mi trovavo nel centro della mia città, Padova, e ho pensato prima di tornarmene al mio paesello verso le campagne della bassa padovana, di concedermi una bella, solitaria, passeggiata.
Il tempo – la pioggia cadeva ininterrottamente da ore – mi aveva ispirato relax e solitudine. Così, ombrello aperto e scarpe già per bene inzuppate, ho iniziato a camminare senza una meta precisa; era più un vagare nei pensieri e nella dolcezza agrodolce che la pioggia da alle vie di un centro storico incantevole.
Attraversando, sola, le piazze storiche, passando il Comune (Palazzo Moroni), rivedendo il Bo, storica sede universitaria e le case storiche mi sono resa conto, nuovamente, di quanto sia bella Padova, una città che sento mia, piena d’arte, di storia, traboccante di cultura e, rigata dalla pioggia, terribilmente romantica e suggestiva.
Fonte: Michela Quaglio
Il mio vagabondare mi ha portata davanti alla imponente Torre dell’Orologio, che si affaccia su Piazza dei Signori con tutta la sua bellezza. Non è un semplice orologio, bensì un orologio astrario realizzato nel 1344 da Jacopo Dondi da Chioggia, che è oggi possibile ammirare nella sua completezza attraverso visite guidate al suo interno, alla scoperta di ingragnaggi e affascinanti meccanismi.
Ma la Piazza dei Signori è un punto focale del centro storico di Padova non solo per lo splendido orologio: come nelle altre due piazze infatti (divise dal Palazzo della Ragione, edificio mozzafiato per grandezza e maestosità), è possibile passare serate davvero piacevoli chiacchierando, facendo nuove conoscenze, assaporando senza fretta uno spritz; questo aperitivo tipico, la cui origine è contesa dalle varie province venete, è un vero must per i padovani, che lo sanno preparare con rara maestria!
Ecco la “ricetta”:
- 2 parti di Aperol
- 3 parti di prosecco
- Spruzzo di seltz o soda
- Ghiaccio
- Mezza fettina d’arancia
Mescolate Aperol, prosecco (di quello buono possibilmente), la soda e poi rifinite con dei cubetti di ghiaccio, la mezza fettina d’arancia e magari anche un’oliva infilzata in uno stecchino di legno. I più audaci possono sostituire all’Aperol il Campari.
Ad accompagnare questo coktail squisito e per nulla costoso c’è spesso qualche bontà locale, come la sopressa, delizioso insaccato, o crostini insaporiti di baccalà, salame, mortadella, e chi più ne ha più ne metta!
Ma torniamo alla passeggiata per le vie di Padova. Nella mia camminata ho saltato un’altra tappa fondamentale per chi voglia scoprire i luoghi più belli della città: il Prato della Valle, tra le più grandi piazze d’Europa! La caratterizza un’isola centrale ellittica, chiamata isola Memmia, circondata da una canaletta sulle cui sponde si trova un doppio anello di statue, che sono in tutto 78, raffiguranti illustri personaggi storici. Vale la pena fare una sosta, dunque, in questa piazza “pratosa”, magari stesi all’ombra di uno dei suoi aceri.
Ma dove sono approdata con il mio vagabondare? In una zona bellissima, forse non abbastanza conosciuta e visitata, tutta da scoprire, una zona che custodisce un vero gioiello della città: La Specola.
Fonte: Mara Rampini
La Specola, eretta nell’IX secolo d.C., era originariamente una efficiente torre di difesa. Nel XVIII secolo, dopo una storia travagliata e affascinanate, la Specola è diventata Osservatorio Astronomico dell’Università di Padova. Nello stesso edificio oggi il Museo La Specola conserva, restaura ed espone gli strumenti di osservazione utilizzati dagli astronomi padovani nel corso dei 250 anni della loro storia.Qui, osservando la pioggia cadere su un ramo secondario del Bacchiglione, il fiume di Padova, e che affianca La Specola, ho concluso la mia passeggiata rigenerante in una delle città più belle da visitare, magari godendosi uno degli accoglienti agriturismi nei suoi dintorni, da vivere…e da amare.