
La Poesia è ricerca, è scardinare le certezze, è intromettersi nei meandri più nascosti dell’essenza, è partecipazione all’universalità delle cose, la Poesia è soprattutto un segreto carpito e svelato al mondo con l’inquietudine di non sentirsi in grado di spiegarlo fino in fondo. Resta sempre quella sensazione, che Ungaretti chiama “inesprimibile nulla” che spinge ancora l’animo del poeta a non smettere mai di cercare, perché sa, e perché riesce a vedere oltre per risolvere il “quid” che altri, abbagliati dal nulla, non riescono nemmeno a percepire. È un continuo rincorrersi, come solo si può rincorrere senza stancarsi mai, l’amante. Perché la Poesia è la più appagante delle amanti.
La nostra vita è Ombra, abbiamo bisogno di Luce che ci indichi il percorso sempre imprevedibile e doloroso. C’è bisogno del senso del vento che ci passa tra i capelli e ci sconvolge senza farci male. Sì, può essere la nostra bussola naturale che ci guidi verso nuovi lidi più puliti che ancora non siamo riusciti a sporcare. La nostra bussola è solo "impazzita", come quella di Montale che non sa più indicarci quale sia la via da seguire, e seppur ci affidiamo al calcolo dei dadi, questo "più non torna".
E mi sento perduto quando guardo il mare e ad esso accosto questa inconsistenza dell'uomo incapace di regolare almeno un poco i ritmi sociali del tempo. L'umanità si sta imprigionando in un mondo ambiguo, insolvente in ogni contesto, l'evidente segno d'un atroce fallimento, lasciando solo aleatorie opzioni di sopravvivenza. Sì, ascolto questo canto simile a lamento del mare quando s'infrange onda dopo onda. E vado via con il capo chino.
