Ormai é passato più di 1 anno da il mio ultimo viaggio a Tokyo. Con la gravidanza e la nascita di Matilda ho sinceramente avuto altro per la testa e seppur il Giappone sua sempre nel mio cuore non ho più riguardato le foto di quella vacanza e tantomeno pensato in modo concreto a quel luogo tanto amato. Ora mi ritrovo del tutto soverchiata dal ruolo di madre e sentendomi molto spessi in apprensione in merito alle mie capacità di madre, mi sono fermata un attimo a pensare. L’ansia non fa bene a nessuno e se poi ci dobbiamo relazionare ad un lattante che tutto percepisce la cosa va bene ancor meno. Lo so che non dovrei sentirmi così: la bimba sta bene, cresce, mangia come un maialino…insomma tutto è nella norma. E allora di che mi preoccupo?? Certo, la piccina vuole sempre rimanere in braccio e non accetta di esser messa giù. Piange. E’ comprensibile questo. Ma io non riesco a sopportare il suo pianto…
La situazione così non può continuare. Non fa bene a lei e non fa bene a me. Mi ci vorrà del tempo per resistere al suo pianto e non accorrere subito da lei. Mi servirà del tempo per gestire la mia apprensione e comprendere che non c’è nessun motivo reale per provarla.
Ho tentato così di alleggerirmi lo spirito pensando a qualcosa di rilassante, che trasmettesse pace…e mi è apparso un luogo dove sono andata con Kanako. Un hotel da relax pieno dove 1 notte è costata un occhio della testa ma che mi ha conferito un momento di tranquillità. Suddetto posto si trova nei pressi di Nikkou.
Ci si arriva via macchina o taxi e non appena vi si giunge si viene accolti con grande accoglienza. Prima di andare in stanza si viene fatti accomodare in una sala e viene offerto del maccha e un bel e buono wagashi…
Su ogni tavolo, al posto dei fiori, c’erano questi contenitori di vetro con dentro pesciolini diversi. Belli vero?!
Un bel dolcetto da degustare con uno squisito maccha. Che bontà!!!
Dopo questo bel benvenuto siamo potute andare nella nostra stanza in degno stile giapponese.
(to be continued)