Il 2012 non poteva iniziare in modo migliore: con una nascita. Ma non una qualunque, di quelle che troppo spesso ci stringono lo stomaco in una morsa, mettendoci di fronte, per la enne volta, a quel che non siamo, che non abbiamo. Che ci dividono il cuore a metà: una parte che gioisce, sinceramente e l'altra che piange, silenziosamente. No. Stavolta è diverso, nuovo, mai provato fin'ora, questa volta è una di noi: Sfolli.La sua conchiglia è qui, tra le pagine di questo blog, a colorarlo e animarlo insieme alle altre storie, le vostre, le mie. E' un bisbiglio, un canto sommesso, una voce che si lega e si amalgama alle altre, a formare la Spiaggia di Nina. Oggi io voglio riportarla su, alla luce, farla emergere perché tutto è cominciato lì, tra quelle righe e rileggerle adesso, con la consapevolezza del presente, fa un effetto incredibile.Brividi. L'umido degli occhi che brillano.
Ieri è nata una perla da quella minuta - ma solida - conchiglia di mare. Una piccola, incantevole perla, perfetta nella sua miniatura. Il LEI si condensano il Passato il Presente e il Futuro.
LEI è il riscatto della volontà, la rivincita della vita su un destino troppo spesso avaro. LEI è la dimostrazione che la storia siamo Noi: Noi la facciamo, Noi possiamo cambiare il corso degli eventi.LEI è la nota di speranza, l'amore atteso, nutrito nell'animo per anni, nel silenzio del cuore.LEI è quel che mancava: l'angelo necessario.
Ti auguro tutto il meglio, il buono e il succoso della vita!
Guarda quante zie hai ad attenderti, pronte a sorridere di ogni tua piccola o grande conquista!
E come suggerisce zia Nora, ora possiamo aggiungere una culla al nostro salottino!
Per accompagnare questo momento sacro io scelgo, tra le voci femminili, quella di Gabriella Ferri, nella sua interpretazione splendida di questo brano di Violeta Parra, un vero inno alla vita e alle sue incantevoli meraviglie.
Grazie alla vita che mi ha dato tanto,
Mi ha dato due occhi che quando li apro
Chiaramente vedo il nero e il bianco,
Chiaramente vedo il cielo alto
Brillare al fondo, nella moltitudine
L'uomo che amo.
Grazie alla vita che mi ha dato tanto,
Mi ha dato l’udito così certo e chiaro
Sento notti e giorni grilli e canarini
Turbini martelli e lunghi pianti di cani
E la voce tenera del mio amato
Grazie alla vita che mi ha dato tanto,
Mi ha dato il passo dei miei piedi stanchiCon loro ho attraversato città e pozze di fangoLunghe spiagge vuote valli e poi alte montagneE la tua casa la tua strada il tuo cortileGrazie alla vita che mi ha dato tanto,Del mio cuore in petto il battito chiaroQuando guardo il frutto della mente umanaQuando vedo la distanza tra il bene e il maleQuando guardo il fondo dei tuoi occhi chiariGrazie alla vita che mi ha dato tantoMi ha dato il sorriso e mi ha dato il piantoCosì io distinguo la buona o brutta sorteCosì le sensazioni che fanno il mio cantoGrazie alla vita che mi ha dato tanto--
E ORA TOCCA VOI! Lasciate qui il vostro pensiero, il vostro augurio, la vostra canzone, quel che il cuore vi suggerisce. Lasciamo tutto qui, in questo angolino di spiaggia che è per LEI: GAIA :)