"Ciao Valentina! anzitutto devo dirti quanto apprezzo il tuo blog e ammiro i tuoi lavori per poi dirti che in quanto specializzanda in design moda questo post non lo capisco! Le immagini sono per lo più tratte da sfilate di alta moda non di RTW e la alta moda è quel posto che da spazio alla sperimentazione libera. Migliaia di altri designer - magari non dotati né della concettualità, né del coraggio o dell’immaginazione prenderanno circa l’un percento delle idee espresse in queste sfilate e produrranno milioni+ di capi RTW. Penso che non si può usare lo stesso metro di misura per comparare un ritratto di famiglia ottocentesco e un Fontana. E allora quale è il criterio che bisogna applicare se non quello del bello/brutto. Io personalmente preferisco guardarle come opere d’arte ed in quanto tale, espressione dei nostri tempi. Come donna trovo interessante la il concetto di donna che ne emerge. Per esempio (e in modo molto, ma molto semplificato) il femminismo di Betsey Johnson da nascita ad una donna che ama vivere, ama il colore, la sua sessualità e tutto sommato se ne frega dei pregiudizi altrui. Comme des Garcons presenta delle donne fragili nonostante il make-up, delle silhouette spostate in alto come delle enormi corazze morbide con un che di biologico che dovrebbero suppongo ricordare le crisalidi ma non so per che nella mia mente appare humpty dumpty = uovo = incubatrici con belle gambe. Tra i due preferisco Betsey anche se non mi vedrai mai vestita così. In fondo l’arte è soggettiva ;)"
Ho iniziato a scrivere una risposta nei commenti, ma poi ho pensato che questo argomento potrebbe interessare un po' tutte, e quindi le rispondo pubblicamente:
"Sasha, cara! Ma lo sai che non vedevo l'ora che arrivasse una come te? Davvero, non scherzo. Intanto grazie per le cose carine che hai detto e… wow, sono contenta che tu sia in disaccordo. E rispetto la tua opinione, anzi! Per certi versi, se ci mettiamo a fare le persone serie, la condivido al 150%. Perché è vero che a certi livelli la moda non è solo moda, coprirsi, per quanto bene, ma diventa una forma d'arte e provocazione (il tubino nero con gli orsacchiotti di Moschino ha sconvolto gli anni Ottanta), l'uso di certi materiali anti convenzionali negli anni ha aperto porte che altrimenti sarebbero rimaste chiuse (pensiamo alla tunichetta metallica di Paco Rabanne) e trovo che tutto questo sia molto stimolante. Per cui, evviva le provocazioni, gli eccessi, le sperimentazioni. Io mi diverto un sacco a farmi ispirare!
E fin qua tutto bene.
Però, come ho scritto più volte, questo NON è un blog di moda. :) non lo è per diversi motivi, ma il principale è che questo è un blog di maglia. :) Se scrivo qualcosa di diverso è perché mi diverto a spaziare e lo faccio, sempre, per gioco, e con ironia.
Ma sotto sotto, in effetti, c'è di più… la mia è piuttosto una riflessione. Partendo dal presupposto che si, la moda è anche alta moda (anche se, però, queste foto le ho prese dalle collezioni RTW), è anche vero che la moda dovrebbe essere al servizio della donna, ed è mia ferma convinzione che la moda dovrebbe (deve!) essere non solo indossabile, ma deve anche rendere migliore la persona che la indossa! Ossia, la moda deve renderti bella. Ed elegante.
In realtà il concetto di eleganza negli anni è molto cambiato, ma io sono per la riscoperta dello stile: quante volte si sente l'amica dire "oh, non so cosa mettermi?" e magari ha l'armadio pieno? Ecco, a correre troppo dietro la moda del momento, del colore dell'anno, dell'accessorio trendy, si è un po' perso il senso del ben vestire. La mia "missione" (un parolone!) è quella dell'invito a riscoprire qualcosa che ci stia veramente bene, che la moda passa e lo stile vero resta (Coco docet), che non è indispensabile abbigliarsi con capi che non ci donano solo per essere "a la page", a riflettere sui nostri acquisti, pensando magari ai possibili abbinamenti.
E questo, fondamentalmente è il perché ho iniziato a fare i post sulla moda: per cercare di fare riflettere su quello che potrebbe durare nel tempo, essere perfetto anche tra qualche anno e… allo stesso tempo divertirmi.
Credo che gli stilisti mi perdoneranno se li prendo in giro un po', tu che dici?"
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