Credit: Stellarium / uniersetoday.com
Ricordate ancora la cometa ISON? Era stata scoperta dai due astronomi russi Artyom Novichonok e Vitali Nevski il 21 settembre 2012 e subito ribattezzata la "Cometa del Secolo".
Aveva tenuto tutti sulle spine durante il suo insidioso viaggio nel Sistema Solare interno, diventando incredibilmente popolare.
Il 28 novembre scorso alle 18:25 UT aveva raggiunto il perielio, seguita dal mondo scientifico, dai canali più o meno amatoriali in Internet, entrando nella vita quotidiana di tutti attraverso i media, ma fu subito chiaro che qualcosa di importante era successo durante il passaggio ravvicinato a 1,1 milioni di chilometri dalla superficie del Sole: la cometa aveva perso gran parte della sua massa, molto probabilmente frammentata, svanendo lentamente nello spazio nei giorni successivi.
Uno degli ultimi tentativi di osservazione era stato compiuto dal telescopio spaziale Hubble lo scorso 18 dicembre, ma senza successo.
Ora, con un nuovo grande "forse" e molto scetticismo, la ISON potrebbe regalarci ancora una piccola sorpresa: una breve attività meteorica proprio nelle prossime ore.
In apertura, la posizione stimata dell'evento previsto per questa notte, quando alle 2:00 UT la Terra intersecherà il piano orbitale della cometa.
Credit: NASA/JPL Solar System Dynamics Small Body Database Browser
Un'altra ipotesi, ancora più improbabile, è che la polvere della ISON possa dar luogo ad un incremento delle nubi nottilucenti nei prossimi giorni.
Ad ogni modo, tentar non nuoce e si potrà provare ad osservare vicino alla stella di magnitudine +3,5 Eta Leonis.
Se qualche meteora ci sarà, solcherà la nostra atmosfera a circa 51 chilometri al secondo, con una durata visibile di meno di un secondo.
A complicare le cose, ci sarà però la Luna piena nella costellazione dei Gemelli a soli 32 gradi di distanza dal radiante sospetto.