Francesco Muzzopappa
Francesco Muzzopappa, nato a Bari nel 1976, approda alla pubblicità per puro caso, superando una selezione in cui arriva primo su 650. Trasferitosi a Milano, nel giro di pochi anni diventa uno tra i più conosciuti e apprezzati copywriter italiani. Per la categoria in cui eccelle, le pubblicità radiofoniche, ha vinto numerosi riconoscimenti tra Cannes, Londra e New York, nonché una serie di premi bizzarri (compresi un buono da 10.000 euro per mangiare gratis al ristorante, una fornitura completa di mobili per la casa e un assegno speciale per viaggiare in tutto il mondo). Molto schivo, sin dall’adolescenza ha studiato da autodidatta le tecniche della narrativa umoristica, spolpando letteralmente i testi di Swift, Sterne, Wodehouse e molti altri. Allievo della scuola di scrittura di Raul Montanari, ha pubblicato alcuni racconti su riviste e antologie. Una posizione scomoda è il suo primo romanzo.
Sito: Francesco Muzzopappa
Titolo: Una Posizione Scoda
Autore: Francesco Muzzopappa
Serie: //
Edito da: Fazi Editore (Collana: Saggi)
Prezzo: 14.00 €
Genere: Romanzo, comico
Pagine: 224 p.
Voto:
Trama: Fabio è un giovane sceneggiatore di talento diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Un ragazzo destinato a grandi cose, una promessa del cinema italiano. Dopo diversi tentativi andati a vuoto, purtroppo l’unico modo che ha per sbarcare il lunario è scrivere copioni per il cinema a luci rosse, tacendo il suo lavoro ai genitori e agli amici che lo immaginano autore di teatro. Così, invece di veder realizzato Il Cielo di piombo, un’opera che nasconde da anni nel cassetto, a Fabio tocca scrivere sceneggiature come I ragazzi del culetto, A volte ritrombano e L’importanza di chiavarsi Ernesto, quest’ultimo candidato al Festival del Porno di Cannes dove Fabio sarà in lizza per il famoso Zizi d’or. Ma lì avrà inizio il disastro…
Recensione
di CriCra
Una posizione scomoda è il libro d’esordio con cui Francesco Muzzopappa entra a far parte del mondo della carta stampata e digitale targata Fazi Editore.
Il protagonista principale è Fabio Loiero, un angioletto agli occhi adoranti della madre, rosso di capelli e pieno di lentiggini e speranza per un radioso futuro per quelli di suo padre.
Fabio ha studiato tanto nella sua vita per diventare uno sceneggiatore meticoloso e pignolo. Commettendo però l’errore di eccedere in questi suoi pregi ha fatto davanti a sé “terra bruciata” tanto da giocarsi così tutte quelle possibilità di successo in vari campi della cultura cinematografica.
Per questo motivo, trovandosi oramai davanti solo porte chiuse, spinto dalla necessità e dal bisogno di sopravvivere si ritroverà a scrivere sceneggiature per film per adulti. Un lavoro che neanche nei suoi incubi peggiori si sarebbe mai immaginato di fare. Proverà sconforto, rassegnazione e anche vergogna di sé stesso, lui che aveva sempre sognato un giorno di scrivere testi impegnati per poi essere portati sul grande schermo e conosciuti in tutto il mondo.
È per questo che ho scelto di studiare sceneggiatura:
osservo tutto. Mi piace fissare le cose, la gente.
A volte mi capita di guardare una persona,
imprimerla i testa e portarmela in casa,
immaginare cosa fa nel momento
in cui la sto pensando. Mi piace inventare vite,
situazioni, osservare gli oggetti, come nascono,
come vivono, come muoiono.
Fabio cercherà in tutti i modi di risollevarsi e di provare a far avverare queste sue grandi speranze. Scrivere è la sua ragione di vita. Tenterà anche di venire a patti con il proprio orgoglio e la sua fobia di essere scoperto come sceneggiatore di film hard per riuscire infine a realizzare il sogno nel cassetto e veder realizzato un suo film da un grande e conosciuto produttore e un altrettanto famoso regista.
Autoironia, ilarità spiccata e consapevole auto commiserazione dei propri sbagli. Queste sono alcune delle caratteristiche che distinguono questo bizzarro personaggio creato da questo autore emergente. Francesco Muzzopappa usa uno stile semplice, carico di vera comicità e continui doppi sensi. Si avvale inoltre di un linguaggio schietto e sincero che non va troppo per il sottile visto l’ambiente frequentato e il tipo di lavoro che il suo protagonista si ritroverà a svolgere.
Il libro si arricchisce di una grande quantità di citazioni di titoli di grandi film, sia passati che più recenti, tutti rientranti nei preferiti del protagonista, i quali verranno a scontrarsi con quelli da lui stesso creato come ad esempio: “Hello Sperm”- “La caricano in 101” e quello più importante di tutti “L’importanza di chiavarsi Ernesto” con il quale Fabio riuscirà a conquistarsi (per ironia della sorte) la candidatura al XXX Festival (dove XXX non sta per trentesimo) per il premio “lo Zizì d’oro”. Un festival interamente dedicato ai film Hard. Da qui avranno inizio altre mille sue peripezie.
Fabio ci apparirà come un personaggio disilluso, fallito e patetico. Uno sceneggiatore affranto che si cimenta a fare lo slalom tra scene piene di tette, culi e apparati genitali maschili di ogni colore e dimensione. Ma che alla fine, dopo aver sacrificato parte della sua integrità morale, otterrà quello per cui ha lavorato tanto.
Sono felice… abbiamo devastato due aiuole,
ma non me ne frega niente.
Abbiamo rotto la riproduzione della Venere di Milo,
ma non mene frega niente.
Abbiamo dato spettacolo davanti a una platea
di turisti svedesi affacciati al balcone,
ma non me ne frega niente.
Ho dormito nemmeno un’ora, e sai che c’è?
Non me ne frega niente.
Uno spaccato di vita che ci parla di un uomo vero, un uomo reale, carico di sogni e speranze. Un essere umano che può incontrare mille ostacoli e affrontare altrettante vicissitudini per cercare di realizzare i suoi progetti, specie al giorno d’oggi dove facendo l’esempio del nostro paese, l’Italia, le difficoltà aumentano quotidianamente, mettendo in cima alla lista problemi seri come l’aumento della disoccupazione, le tasse e l’incremento esponenziale della povertà.
Con questo libro e questo particolare soggetto, è come se l’autore avesse voluto rilasciarci una piccola morale, dove il vecchio detto: “a mali estremi, estremi rimedi” venisse seguito subito dopo da quello: “la speranza è l’ultima a morire”. Questo è quello che io ho potuto apprendere da questo simpatico testo. Un personaggio che seppur messo alle strette, ha saputo risollevarsi, mettere da parte il proprio orgoglio (causa molto spesso di rovinose cadute) e stringere la mano tesa verso di lui per soccorrerlo. Un libro che come esordio riesce, tra una risata e l’altra, a far riflettere su problematiche serie e importanti. Buona lettura a tutti!
Autore articolo: CriCra
Ciao a tutti! Sono CriCra alias Cristina B. Sono una delle recensioniste appartenenti allo splendido gruppo di persone sul Blog, SognandoLeggendo. Sono ovviamente un’amante della lettura, adoro i romanzi e i fantasy. Nel mio piccolo, ogni volta che devo recensire un libro, cerco di essere semplice e obiettiva al tempo stesso. Se c’è da elogiare o da bastonare è sempre meglio farlo più onestamente possibile. Altrimenti non sarebbe giusto, vi pare? Buone Letture a tutti :)