Mentre su Gaza, i suoi abitanti e i suoi bambini piovono le bombe di Israele, mentre Hamas e Fatah non sanno come ricomporre insieme la crisi, mentre il numero dei morti palestinesi continua a salire, mentre la destra israeliana è sempre più intrappolata in un vortice di militarismo e ostaggio delle elezioni imminenti, mentre l’opposizione interna israeliana non è abbastanza forte, mentre la Lega Araba è inerte, come la cosiddetta comunità internazionale, mentre la stampa ed i giornalisti di tutto il mondo fanno errori su errori nel trovare la chiave d’accesso per narrare l’orrore, prendiamoci 5 minuti per riflettere.
Foto credit @NenaNews
Quella che state per leggere è una poesia su Gaza della poetessa siriana Maram al-Masri apparsa qualche giorno fa sulla sua pagina Facebook. La segnalo qui per chi se la fosse persa.
È tratta dalla raccolta Anime scalze, Multimedia Edizioni / Casa della poesia, e la traduzione è a cura di Raffaella Marzano.
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GAZA
Madre: Palestina
Padre: il mondo
Vecchia come la terra
Professione: sopravvivere
Laggiù
ogni giorno un uomo.
E una donna che vede in lui,
come tutte le donne della Terra,
una persona cara e bella,
un uomo insanguinato
che giace su una barella
invece di crescere e vivere
come tutti i figli della Terra.
Gaza grida:
“Il mio ventre, portatore di vita,
fatto a pezzi
come il corpo dei miei genitori,
il corpo dei miei fratelli
e dei miei figli.
Invece dei regali
sotto l’abete,
i loro corpi
impacchettati nella carta regalo della morte.
Al posto delle luminarie che illuminano
le strade del mondo,
le mie strade sono rischiarate
dalle bombe.
Invece che acqua,
dai rubinetti,
cola il sangue dei miei adolescenti.
Anche i topi, nella mia casa,
hanno fame e sete.
Distruzione,
distruzione,
urla,
urla,
ma non arrivano
alle orecchie del Cielo,
in ferie per le Feste.
Né agli occhi dei profeti,
occupati a guardare
una partita di pallone.
E io,
agonizzo,
agonizzo
e nessuno se ne preoccupa.”
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Io mi tengo aggiornata sulla crisi a Gaza tramite i servizi di NenaNews, che anche grazie alla pagina Facebook riesce a fare un servizio puntuale, aggiornato e di qualità.