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Una promessa fa primavera

Da Babbonline @babbonline
Una promessa fa primaveraPartecipo molto volentieri all'iniziativa "10 promesse di primavera +1" del blog Bodò Mamme con il jolly
    Ho cercato di trovare promesse concrete e realizzabili prima dell'estate, lascio da parte i cosiddetti “buoni propositi”.E' bene, ogni tanto, darsi da soli degli obiettivi personali, precisi e con una scadenza prestabilita. Serve per misurarsi. E poi non si può mentire a se stessi.  Quindi, pensandoci bene, ecco le mie promesse di primavera.
  1. Raccogliere tutti i miei appunti lasciati qua e là, rileggerli e lavorarci per dare un senso al tutto
  2. Sistemare quel pezzetto di terra che chiamiamo “giardino” per renderlo più a misura di bambino affinché possa giocarci mia figlia in tranquillità, sua e nostra.
  3. Riprendere tutti i filmini realizzati dalla nascita di mia figlia sparsi nel pc e farne un cd. Sono mesi che mia moglie me lo chiede.
  4. Dedicare almeno una pausa pranzo a settimana a me stesso (es. per leggere un libro, per scrivere qualcosa, per fare una passeggiata). Me lo devo.
  5. Rimettere la sveglia 10 minuti prima tutte le mattine che devo accompagnare mia figlia al nido per permettere a tutti di fare con calma e iniziare la giornata senza stress.
  6. Fare attenzione che le parole che uso corrispondano effettivamente al mio pensiero. Non è così facile farsi capire dagli altri, almeno per me. Faccio mia la frase che nel film "Mine vaganti" Ozpetek fa dire al protagonista"... quando mi fate una domanda, mi viene voglia di dirvi aspettate un attimo, adesso vado di là, la scrivo, e ve la faccio leggere, così magari mi capite ...riesco a spiegarmi meglio...". Alcune volte vorrei farlo davvero.
  7. Imparare a lasciare“l’ascia sull’uscio”, prendo in prestito il fantastico titolo del blog (mi piace molto perché in poche parole unisce un concetto, ne dà una visione immediata e unisce la sonorità delle parole). Nel senso di lottare “nel mondo” un po’ di più per sé e per la propria famiglia, ritrovando la serenità e la dolcezza al rientro a casa. Un po’ come l’Ettore omerico, ispiratore del mio logo “Dad on duty”, che si toglie l’elmo per accarezzare il figlio pur rimanendo un guerriero.
  8. Lamentarmi meno del fatto che alcune mattine mi sembra di dover lasciare il cervello sul comodino. Prendo spunto da un’intervista che Dino Buzzati ha fatto in merito al suo “Il deserto dei tartari”, per me uno dei più bei libri letti, che affermò che lo spunto per il romanzo, era nato “dalla monotona routine redazionale notturna che facevo a quei tempi. Molto spesso avevo l'idea che quel tran tran dovesse andare avanti senza termine e che mi avrebbe consumato così inutilmente la vita.". Probabilmente nessuno ha un lavoro esente da lamentele.
  9.  Adesso non resta che mantenere le promesse.
    Intanto faccio un nodo al fazzoletto...   

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