Una Reporter a Sydney

Creato il 12 marzo 2012 da Fugadeitalenti

La mia più grande rabbia? E’ stato più facile scrivere in inglese, mandare in onda interviste in inglese, che lavorare da giornalista nel mio Paese e nella mia lingua“: sfogo amaro ma assolutamente condivisibile, quello di Marina Freri, 25enne giornalista per l’emittente radiotelevisiva pubblica SBS a Sydney, Australia.

Marina ha coronato agli antipodi il suo desiderio di divenire reporter, dopo la sua laurea in Lettere Moderne a Milano. Già durante gli studi la prima esperienza australiana, con una borsa di studio di sei settimane. “Partii e scoprii un Paese in cui respiravo democrazia e vedevo in atto le agognate pari opportunità: donne in posizioni manageriali, donne ministro, donne presidi di facoltà, soprattutto giovani di 20 anni in ruoli di responsabilità“, ricorda ora Marina.

Così, dopo la laurea, riprende la valigia e riparte, rotta -ancora- verso l’Australia. Gli inizi sono tutt’altro che facili: lavori in cucine e ristoranti per mantenersi, ma la strada da intraprendere è ormai segnata. Arrivano l’iscrizione a un master in giornalismo, le prime collaborazioni, fino all’assunzione, per concorso pubblico (inimmaginabile, in Italia!), all’emittente radiotelevisiva pubblica SBS, dove attualmente Marina lavora sia come giornalista per il programma italiano, sia come collaboratrice del servizio in inglese “World News Australia”.

Tra i suoi scoop, la scoperta del boom di espatri di italiani in Australia dall’inizio della crisi economica: “l’Italia mi sembra un Paese stanco, in cui si lavora tantissimo e dove di raccolgono pochissime soddisfazioni. Un Paese dove nepotismo e sistemi di clientela impediscono ai molti capaci di trovare una collocazione dignitosa. Non credo che se ne vadano i migliori, ma quelli che possono permettersi di rischiare“, così Marina sintetizza -da Sydney- la visione del suo Paese.

Ospite della puntata è Tommaso Pedicini, caporedattore della trasmissione in lingua italiana “Radio Colonia”, della Westdeutscher Rundfunk, in Germania. Anche con Tommaso ripercorriamo la sua storia di affermazione professionale come reporter all’estero, tocchiamo il tema dell’informazione in lingua italiana fuori dai nostri confini (con le sue mille realtà), ma soprattutto affrontiamo il problema di una professione -quella giornalistica- che presenta, usando un eufemismo, qualche “rigidità” di troppo nell’accesso, in Italia.

Nella rubrica “Spazio Emigranti” continuiamo il nostro viaggio nell’immenso patrimonio di associazioni, iniziative e siti web della nuova emigrazione professionale italiana. Torniamo a Barcellona, città catalana più volte toccata dal nostro programma: lo facciamo per parlare di un sito che spiega tutto della “ciudad condal”. Si chiama Spaghettibcn: ne parliamo con Fabio Pitrola, co-fondatore del sito.

+++Intervista esclusiva di “Giovani Talenti” al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Francesco Profumo: con lui tocchiamo il tema della fuga dei cervelli, ma soprattutto cerchiamo di comprendere come sia possibile rendere l’Italia un Paese attrattivo, per chi voglia venire a studiare e fare ricerca.

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Intanto siete tutti invitati a compilare il “Manifesto 2012 dei Giovani Talenti”:

Inviaci la tua proposta, per rendere l’Italia un Paese di “Circolazione dei Talenti”:
1) sei un giovane professionista “under 40″ all’estero? Indicaci UN motivo che ti porterebbe a tornare
2) sei un giovane professionista “under 40″ in Italia? Indicaci UN motivo che ti aiuterebbe a restare

Inviate le vostre proposte, specificando il Paese di residenza, a: giovanitalenti@radio24.it

SEI UN GIOVANE “UNDER 40″ ESPATRIATO ALL’ESTERO? VUOI RACCONTARCI LA TUA STORIA? Per contattare la trasmissione: giovanitalenti@radio24.it

Alla prossima puntata: sabato 17 marzo, dalle 13.30 alle 13.55 (CET), su Radio 24. Vi aspetto!


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