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Una ricetta: Ficatu ‘ri setti cannola

Da Zammu

Ho fame e visto che non posso preparare cose succulente, mi butto sulle verdure… Ho sempre detestato le limitazioni alimentari, e sono fermamente convinta che le diete, almeno quelle affamanti, fanno male e basta. Certo, mi rendo conto che dando libero sfogo alla fame che mi ritrovo, finirei per spendere un capitale (che non ho) in vestiti nuovi…

E allora? Cucino; cose non troppo complicate, senza grassi animali, che Tony non può mangiare.

Il “Ficatu” di cui sopra non ha niente a che fare con il FEGATO: è un piatto povero, per chi il fegato poteva solo immaginarlo.

INGREDIENTI

  • zucca rossa
  • olio extra vergine
  • sale
  • aceto di vino bianco
  • zucchero
  • foglioline di menta
  • aglio

Sbuccio la zucca e la taglio a fette alte circa 1 cm . In una larga padella faccio scaldare una buona quantità di olio E.V.O. e vi immergo le fette di zucca. Le friggo per bene, rigirandole con cautela. E’ importante che l’olio sia caldo, in modo che le fette di zucca facciano la crosticina e non si spappolino. Ripongo le fette già pronte in una ciotola profonda (preferisco così, piuttosto che un piatto: mi pare che si condisca meglio) e le salo. Schiaccio una manciata di spicchi d’aglio con tutta la buccia e li butto nell’ultima padellata di frittura. Dopo avere tolto le ultime fette, verso l’olio bollente (e l’aglio!) nella ciotola. Aggiungo le foglioline di menta. A parte preparo l’agrodolce: verso in un bicchiere 100 ml di aceto bianco, aggiungo 2 cucchiai di zucchero, mescolo accuratamente per farlo sciogliere. Aggiungo l’agrodolce alla zucca e lascio riposare. E’ un piatto che va consumato freddo.

L’abbiamo mangiato stasera, per dare un minimo di significato a quell’insipido pollo che tanto spesso mi trovo nel piatto (e che mi fa rimpiangere i galletti ruspanti che mi preparava la nonna…)


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