Magazine Diario personale

Una riflessione sulla distanza

Creato il 01 giugno 2012 da Silviapare

Una riflessione sulla distanzaNon parlo dei miei problemi personali sul blog. Non ho parlato neppure del terremoto, perché non la considero la sede adatta, perché non l'ho vissuto, e perché preferisco rispettare i sentimenti di chi ne è stato colpito evitando di esprimere i pensieri necessariamente banali di chi le cose le ha lette solo sul giornale.Detto questo, però, una riflessione personale ce l'avrei. Mi girava in testa da un po', dal giorno del secondo terremoto, quando ho cominciato a chiedermi perché, fra tutti nostri numerosi amici americani, solo tre avessero espresso preccupazione e interesse per quello che stava succedendo in Italia. E pensare che era su tutti i giornali. Certo, l'Italia è la periferia della periferia dell'impero, però quando si tratta di andarci in vacanza, pensavo, mentre la delusione lasciava il posto a un profondo fastidio, tutti prendono un'espressione beata e pronunciano le magiche parole: "Florence... Rome... Venice... oh, I LOVE Italy!"Vero, quelle che per noi sono cose di fondamentale importanza, avvenimenti gioiosi o tragici che ci toccano da vicino, spesso vengono rese totalmente irrilevanti dalla distanza. È una distorsione dovuta alla diversa prospettiva, mi ripeto. E poi probabilmente hanno visto che il terremoto era lontano da me e non si sono preoccupati. O magari non l'hanno neppure letto sul giornale. Perciò non dovrei prendermela se una sola amica americana mi ha scritto per chiedermi notizie. Non dovrei, però l'amarezza rimane. Perché quel posto, quella gente, sono belli ma sono anche irrimediabilmente lontani. È così, nessuno può farci niente. E magari te ne accorgi solo in momenti come questo, momenti che ingrandiscono le distanze, ingigantiscono le differenze. E allora mi viene da pensare che oggi, con tutti i problemi che ci sono qui, con tutta la mia rabbia nei confronti di una certa Italia che tutti conosciamo, oggi preferisco stare in un posto dove la gente assomiglia a me. Dove la gente vive sulla sua pelle i problemi di questa terra, e non la considera solo un parco dei divertimenti dove andare in vacanza.Probabilmente domani cambierò idea. Ma oggi preferisco stare qui.


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog