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Una riflessione sulla morte di Pasquale La Rocca

Creato il 19 giugno 2012 da Yellowflate @yellowflate

Una riflessione sulla morte di Pasquale La RoccaRiceviamo e pubblichiamo la testimonianza del cugino di Pasquale La Rocca, morto all’Ilva di Novi Ligure.Così si legge. ”grazie per la testimonianza, Massimo, ognuno di voi ne ha diritto, potrebbe succedere ancora, spero che voi, colleghi di Pasquale, vi facciate sentire pure in anonimato per far finire questo scempio di morte per il lavoro. ”

“Dopo ave letto gli articoli, aver assistito ai funerali di mio cugino con la sua famiglia, non credo che al giorno d’oggi si possa morire per l’insicurezza dei macchinari sul lavoro. ” ” Infatti risparmiare sulla sicurezza del lavoro equivale a sapere che ogni euro risparmiato è una possibilità in più per un operaio che ci rimette la vita, e credo che sapere che su di un posto di lavoro accade una simile disgrazia che un operaio vada a lavoro per portare almeno il pane a casa, ci deva mettere la vita perchè il gran capo a deciso che si può andare avanti così, che basta stare più attenti a quello che si fa.

Io non lo auguro a nessuno di perdere il proprio figlio perchè per la negligenza di una persona di spendere soldi per la messa in sicurezza di un lavoratore sia una perdita di tempo.
Ad oggi credo che il migliore in assoluto non possa sapere che sta per commettere un errore che gli costerà la vita o meno.  Il dolore di perdere un figlio a quell’età e poi su di un posto di lavoro non potrai mai accettare. Un ragazzo d’oro che aiutava il prossimo senza pretendere nulla in cambio ed una persona così precisa che pur di lavorare ha lasciato il luogo di nascita e la famiglia per andare a lavorare fuori possa finire così.

Spero queste mie parole non vadano al vento e che si possa evitare di andarsene via dalla propria famiglia pur di lavorare perchè in questo modo si perdono tutti i valori della vita e, che dopo una giornata qualunque di lavoro si ritorni a casa”

La lettera è firmata.


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