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Una rivelazione divina dell’inferno Capitolo 4

Da Perlabianca63

Una rivelazione divina dell’inferno Capitolo 4
Più fosse
“Aiutami Signore, satana non vuole che noi sappiamo la verità sull’Inferno. In nessuno 
dei miei peggiori incubi ho mai pensato che l’Inferno potesse essere proprio così. 
Caro Gesù, quando finirà tutto questo?”. 
“Figlia mia”, rispose, “soltanto il Padre sa quando verrà la fine “. Ancora mi parlò: “Pace 
a te” ed una gran forza mi diede vigore. 
Gesù ed io camminavamo attraverso le fosse. Avrei voluto strappare ogni persona dal 
fuoco  e  portarla  ai  piedi  di  Gesù.  Piangevo  molto  e  pensavo  ai  miei  figli:  non  avrei 
voluto vedere anche loro in questo luogo infernale.
Gesù  si  voltò  verso  di  me  e  disse  tranquillamente:  “Figlia  mia,  ora  torniamo  a  casa. 
domani continueremo il cammino da questo punto dell’Inferno”. 
A casa gridai e piansi. Durante il giorno rivissi l’Inferno e gli orrori di tutte quelle anime 
che si trovavano in quel luogo. Raccontai a tutti quelli che incontravo, quello che avevo 
vissuto. Parlai dei dolori dell’Inferno, che superavano ogni comprensione. 
A chiunque legge questo libro, vi supplico, pentitevi dei vostri peccati. Chiamate Gesù e 
chiedeteGli  di  salvarvi.  Chiamatelo  oggi  stesso,  non  aspettate  fino  a  domani.  Forse  il 
domani può non arrivare. Il tempo passa velocemente. Andate in ginocchio e lasciatevi 
pulire  dai  vostri  peccati.  Amatevi  l’uno  con  l’altro.  Piacete  a  Gesù,  siate  benevoli  e 
perdonatevi gli uni con gli altri. 
Se sei arrabbiato con qualcuno, perdonalo. Non vale la pena andare all’Inferno perché 
sei amareggiato a causa di qualcuno. Perdona il tuo prossimo come Cristo ci perdona i 
nostri peccati. Gesù ci sostiene, quando abbiamo un cuore pronto a perdonare. Egli ci 
lava  dai  nostri  peccati  con  il  suo  Sangue.  Ama  i  tuoi  figli  e  il  tuo  prossimo  come  te 
stesso. 
Il Signore della Chiesa dice: “Pentitevi e sarete salvati!”. 
Capitolo 4   Più fosse
La  notte  successiva,  Gesù  ed  io  tornammo  nella  gamba  destra  dell’Inferno.  Come  le 
volte precedenti, vidi l’amore di Gesù per le anime perdute dell’Inferno. Sentivo l’amore 
che Egli provava per me e per tutte le persone della terra. 
“Figlia”, mi disse, “non è la volontà di Dio far perire alcuna persona. satana seduce molti 
a seguirlo. Ma Dio perdona i sedotti, Egli è un Dio d’amore. Se le anime perse fossero 
andate,  con  cuore  sincero,  dal  Padre  e  si  fossero  pentite,  Dio  le  avrebbe  certamente 
perdonate”. Una gran tenerezza ricopriva il volto di Gesù, mentre parlava. 
Durante  il  cammino  passammo  ancora  attraverso  le  fosse  di  fuoco,  e  vidi  molte  altre 
persone  che  erano  tormentate  allo  stesso  modo  di  quelle  di  cui  ho  già  scritto.  “Mio 
Signore, mio Signore, che orrore!” Pensai. Continuavamo il cammino, passando vicino 
a molte anime, anime che bruciavano all’Inferno. 
Durante tutto il cammino, i condannati stendevano verso Gesù le loro mani in fiamme. 
Si vedevano solo le ossa; là dove una volta c’era la carne, ora c’era solo una massa 
grigia  e  carne  putrefatta.  In  ogni  scheletro  c’era  un’anima  di  color  grigio,  sporca  e 
intrappolata,  per  sempre,  nello  scheletro.  Potevo  sentire  e  riconoscere,  attraverso  le 
loro  grida,  il  fuoco,  i  vermi,  i  dolori  e  la  disperazione.  Le  loro  urla  riempivano  la  mia 
anima  di  una  tristezza  così  grande,  che  non  riesco  a  descriverla.  Se  solo  avessero 
ascoltato, pensai, ora non sarebbero qui. 
Sapevo che le anime dell’Inferno hanno i loro sensi. Si ricordano di tutto quello che gli è 
stato detto. Sanno che non c’è  nessuna via d’uscita dalle fiamme e che  sono perduti 
per  sempre.  Nonostante  siano  disperati,  sperano,  e  supplicano  Gesù  per  avere 
Ci  fermammo  davanti  ad  un’altra  fossa;  era  esattamente  uguale  a  tutte  le  altre. 
All’interno c’era l’anima di una donna (lo sapevo dalla voce). Supplicò Gesù di liberarla 
dalle fiamme. 
Con grande amore Gesù la guardò e le disse: “Mentre eri sulla terra, ti chiamai, ti pregai 
di  darMi  il  tuo  cuore  prima  che  fosse  stato  troppo  tardi.  Ti  visitai  molte  volte,  anche 
verso  la  mezzanotte,  per  parlarti  del  Mio  amore.  Ti  corteggiai,  ti  amavo  e  cercavo 
attraverso il mio Spirito di attirarti a me. 
<Si Signore> mi dicesti, <ti seguirò>. Con le tue labbra mi dicevi che mi amavi, ma il tuo 
cuore diceva qualcos’altro. Sapevo dove eri e spesso ti mandai i miei messaggeri a dirti 
di pentirti dei tuoi peccati e di tornare a me però tu non hai voluto ascoltare. Ti volevo 
usare  nel  ministero  affinché  tu  aiutassi  gli  altri  a  trovarmi.  Tu  però  volevi  il  mondo 
anziché me. Ti chiamai, ma non volevi ascoltarmi e non volevi pentirti dei tuoi peccati”. 
La donna disse: “Ti ricordi, Signore, quando andavo in chiesa ed ero una buona donna? 
Ero un membro della chiesa, della tua chiesa. Sapevo che c’era una chiamata per la 
mia vita. Sapevo che avrei dovuto ubbidire alla tua chiamata, a costo di qualsiasi cosa”. 
Gesù  rispose:  “Donna,  sei  ancora  piena  di  bugie  e  di  peccati.  Ti  chiamai,  ma  tu  non 
volevi ascoltarmi! Tu eri un membro della chiesa, però l’essere membro di una chiesa 
non ti serve per entrare in Paradiso. Avevi molti peccati e non ti sei pentita. Hai sviato 
molte persone dalla mia Parola. Non eri disposta a perdonare, quando altri ti ferivano. 
Solo  quando  eri  con  altri  cristiani  ti  comportavi  come  se  mi  amassi  e  mi  servissi. 
Ascoltavi  gli  spiriti  di  seduzione  ed  eri  contenta  della  tua  doppia  vita.  Conoscevi  la 
strada stretta e diritta della verità”. 
Gesù disse ancora: “Avevi anche una doppia lingua. Sparlavi dei fratelli e delle sorelle 
in  Cristo.  Li  giudicavi  e  pensavi  di  essere  santa,  anche  se  il  tuo  cuore  era  colmo  di 
grossi peccati. Una cosa so, che non volevi ascoltare il mio dolce e intenso Spirito. 
Tu  giudicavi  dall’aspetto  esteriore  delle  persone,  senza  tener  conto  che  erano  figli  di 
Dio;  eri  molto  dura.  Si,  tu  dicevi  di  amarmi  con  le  tue  labbra,  ma  il  tuo  cuore  era  bel 
lontano da me. Conoscevi il sentiero che porta a Dio, lo capivi. Hai giocato con Dio, che 
conosce  ogni  cosa.  Se  tu  avessi  servito  Dio  coscienziosamente  ora  non  saresti  qui. 
Non puoi servire satana e Dio allo stesso tempo”. 
Poi Gesù si girò verso di me e disse: “Negli ultimi giorni, molti abbandoneranno la fede , 
ascoltando gli spiriti di seduzione e servendo il peccato. Non stare con questa gente, 
stanne lontana. Non seguire la loro stessa strada”. Mentre ci allontanavamo, la donna 
maledì  ed  insultò  Gesù.  Gridò  e  pianse  di  rabbia.  Continuammo  il  cammino.  Io  ero 
molto debole. 
Nella fossa successiva c’era un altro scheletro. Sentivo l’odore di morte mentre 
ci avvicinavamo. Lo scheletro assomigliava agli altri. Desideravo sapere il motivo per il 
quale quest’anima si trovava, senza speranza e per l’eternità, in questo terribile luogo. 
L’inferno è eterno. Mentre ascoltavo le grida delle anime tormentate, piansi. 
Ascoltai mentre una donna parlava con Gesù dalle fiamme della fossa. Citava la 
Parola di Dio. Io chiesi: “Caro Signore, per quale motivo si trova qui?”. 
 “Ascolta”, disse Gesù. 
La donna riprese: “Gesù è la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se 
non per mezzo di Lui. Gesù è la luce dl mondo. Vieni a Gesù e Lui ti salverà”. 
Quando la donna parlava le anime perdute tutte in torno ascoltavano. Alcune le 
parlavano  male  e  la  maledicevano.  Altre  la  pregavano  di  smettere.  Altre  dicevano 
ancora:  “C’è  davvero  speranza?”,  oppure  “Aiutaci  Gesù!”.  Grandi  lamenti  di  dolore 
riempivano l’aria. Non capivo quello che stava succedendo. Non capivo il motivo per il 
quale la donna predicasse il Vangelo in questo luogo. 
Il Signore conosceva i miei pensieri e disse: “Figlia, chiamai questa donna all’età 
di  trent’anni,  per  predicare  la  mia  Parola  e  per  essere  un  testimone  del  Vangelo.  Io 
chiamo diverse persone per differenti compiti nella mia chiesa. Però quando un uomo e 
una donna, ragazzi o ragazze, non vogliono il mio Spirito, Io mi tiro in dietro. 
Per molti anni ha seguito la mia chiamata crescendo nella saggezza del Signore, 
imparando a conoscere la Mia voce e facendo molte cose buone per me. Studiava la 
Parola  di  Dio.  Pregava  molto  spesso  e  molte  sue  preghiere  le  erano  esaudite. 
Insegnava a molta gente il cammino della santità. Era fedele nella sua casa”. 
 “Gli  anni  passarono,  fino  a  che  un  giorno  scoprì  che  suo  marito  aveva  un 
rapporto  con  un’altra  donna.  Anche  se  il  marito  la  pregò  di  perdonarlo,  l’amarezza 
cresceva in lei e non volle perdonarlo e salvare così il matrimonio. Certo l’uomo non ha 
agito in modo giusto e ha commesso dei grandi peccati”. 
 “Però  la  donna  conosceva  la  mia  Parola.  Sapeva  di  dover  perdonare,  sapeva 
che  per  ogni  tentazione  c’è  una  via  d’uscita.  Il  marito  la  pregava  per  ricevere  il  suo 
perdono.  Non  volle  farlo.  In  lei  cresceva  l’ira.  Non  volle  lasciarmi  la  sua  ira.  Con  il 
passare dei giorni, l’amarezza cresceva sempre più in lei, e disse nel suo cuore: < Sono 
stata  qui  a  servire  Dio  per  tutto  questo  tempo,  mentre  mio  marito  se  ne  andava  con 
altre donne! Pensi che questo sia giusto?> 
 “Le risposi che non era giusto, ma che doveva perdonare poiché il marito stesso 
venne  da  lei  chiedendo  perdono  e  promettendo  che  non  avrebbe  più  fatto  una  cosa 
simile. 
Le  dissi  di  guardare  dentro  di  se  e  riconoscere  che  lei  stessa  aveva  causato 
questo. Mi rispose che lei non poteva farlo; lei era santa e lui era il peccatore e così non 
volle ascoltarmi”. 
 “Con il tempo non volle più pregare ne leggere la Bibbia, aveva rabbia, e non 
solo verso il marito, ma anche nei confronti di tutti gli altri. Predicava la Scrittura ma non 
perdonava suo marito. 
Non mi ascoltava. Il suo cuore si riempì d’amarezza e un gran peccato entrò in 
lei.  Uno  spirito  d’omicidio  cresceva  nel  suo  cuore,  dove  prima  regnava  l’amore.  Un 
giorno, nella sua ira, uccise suo marito e l’altra donna. satana si impossessò di lei. Poi 
si tolse la vita”. 
Guardai quell’anima perduta. Aveva rifiutato Cristo condannandosi da sola  alle 
fiamme e ai dolori. 
Ascoltai  come  rispondeva  a  Gesù.  “Voglio  perdonarlo  ora,  Signore”,  disse. 
“Fammi uscire, voglio ubbidire a te, ora. Vedi, Signore, adesso  predico  la  tua Parola. 
Tra   un   ora   verranno   demoni   a   prendermi   per   tormentarmi   severamente.   Mi 
tormenteranno  per  ore,  perché  ho  predicato  la  tua  Parola.  Per  favore,  Signore,  ti 
supplico, lasciami uscire”.  
Piansi per quella donna nella fossa e chiesi al Signore di proteggermi da tutte le 
amarezze che potevo avere. 
“Gesù, mio Signore, non lasciare che l’odio entri nel mio cuore”, gli chiesi. 
“Vieni proseguiamo”, disse Gesù. 
Nella fossa successiva c’era l’anima di un uomo avvolto nello scheletro e rivolto 
verso  Gesù,  gridava:  “Signore,  aiutami  a  comprendere  il  motivo  per  il  quale  mi  trovo 
qui”. 
Gesù disse: “Pace a te. Tu conosci il motivo”. 
Ma l’uomo supplicò: “Lasciami uscire e sarò buono”. Il Signore gli disse: “Anche 
qui nell’inferno continui a mentire”.  
Poi Gesù si girò verso di me e disse: “Quest’uomo aveva ventitre anni quando 
giunse  qua.  Non  volle  ascoltare  il  mio  Vangelo.  Ascoltò  la  mia  Parola  molte  volte  e 
spesso andava il chiesa. Io lo attirai attraverso il mio Spirito verso la salvezza, ma lui 
desiderò il mondo e i suoi piaceri. Amava bere l’alcool e non volle rispondere alla mia 
chiamata.  Era  cresciuto  nella  chiesa,  ma  non  volle  venire  a  me.  Un  giorno  mi  invocò 
dicendomi che un giorno o l’altro mi avrebbe dato la sua vita, ma non in quel momento. 
Quel giorno non arrivò mai. Una notte, dopo una festa, morì in un incidente. Satana lo 
guidò fino alla fine. 
Morì sul colpo ed anche altri morirono in quell’incidente. Non volle ascoltare la 
mia chiamata. Il lavoro di satana è di uccidere, rubare e distruggere. Se solamente mi avesse ascoltato! Non è il volere di Dio che qualcuno perisca. Satana voleva l’anima di 
questo  giovane  e  lo  ha  distrutto  usando  la  spensieratezza,  diversi  peccati  e  forti 
bevande alcoliche. Ogni anno sono distrutte molte famiglie e vite per colpa dell’alcool”. 
Se solo la gente si rendesse conto che i desideri e la concupiscenza di questo 
mondo  durano  solamente  per  un  tempo!  Se  vieni  al  Signore  Gesù,  Egli  ti  libererà 
dall’alcool.  Chiamalo,  Egli  ti  risponderà  e  ti  aiuterà.  Sarà  tuo  amico.  Non  dimenticare 
che Egli ti ama e ha il potere di perdonare tutti i tuoi peccati. 
Cristiani  che  siete  sposati,  Gesù  avverte  dal  non  commettere  adulterio.  Nel 
guardare  un  altro  del  sesso  opposto  per  desiderarlo,  anche  quando  non  commetti 
davvero l’adulterio, lo puoi commettere in ogni caso nel tuo cuore.  
Giovani, state lontani dalla droga e dai peccati sessuali. Se avete peccato, Dio vi 
perdona. Chiamatelo ora che siete in tempo. Cercate cristiani forti e maturi e chiedete 
loro di parlare dei vostri problemi. Vi porterà gioia, prendere del tempo in questo mondo 
per parlare delle vostre difficoltà e risolverle, prima che sia troppo tardi. 
satana  viene  nel  mondo  come  un  angelo  di  luce  per  sedurre.  Non  c’è  da 
meravigliarsi se i piaceri di questo mondo hanno tentato molto quel giovane, sebbene 
conoscesse la Santa Parola di Dio. “Una festa ancora”, pensava, “Gesù capirà”. Ma la  
morte non conosce pietà. Aspettò troppo a lungo. 
Guardai  l’anima  del  giovane  e  pensai  ai  miei  ragazzi.  “Oh  Dio,  che  loro  ti 
servano!”.  So  che  molti  di  coloro  che  leggeranno  questo  libro  hanno  molti  cari, 
probabilmente figli, che non vorrebbero vedere all’Inferno. Parlate loro di Gesù, prima 
che  sia  troppo  tardi.  Dite  loro  che  devono  pentirsi  per  i  loro  peccati  e  che  Dio  li 
perdonerà e li santificherà. 
Le grida dell’uomo rimbombarono dentro di me per giorni. Non dimenticherò mai 
le sue grida di pentimento. Mi ricordo della carne che cadendo bruciava nelle fiamme. 
Ricordo  ancora  la  putrefazione,  l’odore  di  morte,  le  cavità  dove  c’erano  i  suoi  occhi, 
l’anima  grigia  e  sudicia  e  i  vermi  che  strisciavano  per  le  sue  ossa.  Mentre  ci 
accingemmo  a  camminare  verso  la  fossa  successiva,  l’anima  del  giovane  stese  le 
braccia verso Gesù, supplicandolo. 
“Caro Signore”, pregai io, “dammi la forza di proseguire”. 
Sentii,  da  lontano,  la  voce  di  una  donna  gridare  disperatamente.  Le  grida  di 
morte si sentivano in tutto quel luogo. 
Arrivammo alla fossa dove vi era la donna che urlava. Supplicò con tutta l’anima 
che  Gesù  la  tirasse  fuori  da  lì.  “Signore”,  dissi,  “non  sono  stata  abbastanza  tempo  in 
questo posto? Le torture da sopportare sono troppe. Ti prego, Signore, fammi uscire!”. 
Sospiri  scuotevano  tutta  l’anima  e  grandi  dolori  si  potevano  percepire  dalle  sue  urla. 
Sapevo che stava soffrendo grandemente. 
Chiesi:  “Gesù,  non  puoi  fare  niente?”.  Gesù  si  rivolse  alla  donna.  “Mentre  eri 
sulla terra, ti chiamai continuamente, dicendoti di venire a Me. Ti pregai di darmi il tuo 
cuore, di perdonare gli altri, di essere corretta e di evitare di peccare. Ti venni anche a 
trovare  di  notte  e  ti  tirai  in  continuazione  attraverso  il  mio  Spirito.  Con  le  tue  labbra 
dicesti di amarmi, ma il tuo cuore era molto lontano da me. Non sapevi che a Dio non si 
può nascondere niente? Hai mentito agli altri, ma a me non puoi mentire. Nonostante 
tutto, ti mandai altri per dirti di pentirti, ma non hai voluto ascoltare, non volevi vedere e, 
nella tua ira, li hai mandati via. Ti guidai in posti dove potevi ascoltare la mia Parola. Ma 
non volevi darmi i tuo cuore”. 
“Non  ti  volevi  pentire  e  non  ti  vergognavi  di  quello  che  facevi.  Induristi  il  tuo 
cuore e mi respinsi. Ora sei perduta per sempre. Dicesti di avermi ascoltato”. 
Dopo  di  che,  guardando  Gesù,  iniziò  a  insultare  e  a  maledire  Dio.  Sentii  la 
presenza di spiriti maligni e sapevo che erano loro ad insultare e a maledire Dio. Che 
tristezza sapere di essere perduto per sempre nell’Inferno! Resistete al diavolo, mentre 
ne avete la possibilità, ed egli fuggirà da voi. 
Gesù disse: “Il mondo e tutte le cose che sono in esso passeranno, ma la mia 
Parola rimarrà in eterno”. 

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