Una scelta di stile, una scelta di cambiamento.

Creato il 16 aprile 2013 da Cibal @CiroBalzano26

Una scelta di stile, una scelta di cambiamento.

Il Movimento 5 Stelle ha deciso che Milena Gabanelli sarà la prossima candidata al Quirinale.
Un nome al di fuori dalla logica partitica ed istituzionale ma non un nome a caso. La Gabanelli, come è noto, è la conduttrice di Report, una giornalista molto brava nel proprio lavoro,a cui si dedica con dedizione e soprattutto coraggio, una di quelle giornaliste che non si piegano facilmente ai dettami del potere nonostante la sua azienda (la Rai, n.d.a.) lo faccia continuamente.
Sono stati numerosi gli ostacoli che ha dovuto superare, assieme a tutto il comparto giornalistico di Report, per offrire un prodotto che non cercasse di infangare i “colletti bianchi” secondo logiche affettive o per partito preso, ma che acclarasse la verità attraverso inchieste giornalistiche rigorose e trasparenti.
Ciò nonostante sono stati numerosissimi i veti di quegli esponenti politici interessati dalle inchieste che Report in tutti questi anni ha costruito autonomamente e professionalmente.
Mentre nei salotti vetusti della politica, Il PD ed il PDL si arringano a vicenda su nomi abbastanza superati (Finocchiaro, D’Alema, Letta, Marini, Schifani ed addirittura Berlusconi, n.d.a.) per quanto riguarda l’elezione del prossimo Presidente della Repubblica Italiana, il paese continua a vivere una situazione di disagio economico e soprattutto sociale.
Può un nome come quello di Milena Gabanelli creare almeno un briciolo di appeal al comparto dirigenziale del Partito Democratico? Il Popolo delle Libertà lo escludo a priori perché come è noto la Gabanelli è invisa alla maggior parte dei suoi militanti; non a caso nell’ultimo comizio elettorale di Berlusconi, egli stesso aizzava la folla ripudiando l’idea di un paese in mano ad una giornalista rossa, quindi considerando il PDL un partito marcatamente gerarchico non posso che eliminare la possibilità di un endorsement da parte dei suoi militanti sul nome della Gabanelli al Quirinale.
Penso che l’unica alternativa che abbia il Partito Democratico per riacquistare un minimo di credibilità, nonostante io non sia né un militante \ elettore Grillino né Piddino, sia appoggiare il nome della Gabanelli al Quirinale e quindi non accordarsi con i soloni Piddiellini che vorrebbero, il problema è che ci credono veramente, al Quirinale Silvio Berlusconi.
Tra l’altro nell’eventualità di un rifiuto della Gabanelli, l’intesa ricadrebbe sul secondo nome della lista grillina cioè Stefano Rodotà, il famoso giurista con precedenti esperienze politiche che però ha mostrato sempre una devozione ed un’abnegazione liturgica alle istituzioni del nostro paese.
Sicuramente sia Stefano Rodotà che Milena Gabanelli non rappresentano la vecchia o la nuova politica, quella legata a meri accordi per interessi, quella legata alla permanenza su poltrone di potere ma fortunatamente sono le carte che anche i cittadini, ormai stanchi di pagare per una crisi che non hanno causato loro, avrebbero volentieri presentato e poi votato per rappresentare nel mondo un’Italia capace di voltare pagina e di premiare il merito, quello ormai dimenticato da vent’anni di cattiva politica.

Cibal



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