Bella la lettera del consigliere comunale Alpe, Paolo Fedi, pubblicata sulla Stampa. (Finita l’organizzazione del partito cominciano a tirar fuori le unghie? Bene, era ora!). Puntualizza e critica con lucidità i comportamenti che tre amministratori hanno tenuto sulla scelta del pirogassificatore, nei confronti di noi cittadini. Dario Comé si dice deluso, secondo lui dovremmo essere noi firmatari a spiegargli le ragioni del no e, visto che non siamo all’altezza per farlo, ecco che il pirogassificatore risulta essere ai suoi occhi “la migliore soluzione possibile”. Com’è che Comé non ha letto la petizione? Si chiedeva, infatti, di effettuare una comparazione fra le due scelte: il pirogassificatore e il trattamento a freddo, perché di quella caduta dall’alto noi non ci fidiamo, dunque è l’amministrazione che deve fornire risposte adeguate alle nostre domande non il contrario! Manuela Zublena si scaglia contro il dottor Vettorato reo di aver detto pubblicamente quali sono i rischi per la salute con un impianto che brucia i rifiuti, praticamente sotto casa. Secondo lei, parlare di salute non è di competenza di un medico, ma del Presidente della Giunta. Quest’ultimo poi, non ha tempo da perdere. Bisogna lasciarlo lavorare. E’ un uomo del fare, uno che prende le decisioni, uno che conosce poco le regole democratiche che, sì saranno anche più lente, ma garantiscono una maggiore partecipazione nelle decisioni che coinvolgono una comunità. Uno che, in buona sostanza, se ne frega delle petizioni e dei cittadini. Perché mai noi dovremmo accettare le sue scelte? Non ci bastano la puzza e i gas che la discarica emette e la diossina nell’aria?