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Una scrittrice riscoperta: Irène Némirovsky

Creato il 09 settembre 2011 da Kris @zinfok
Ma perché arrivi (intendo un amore autentico, onesto e sano) la cosa migliore è non pensarci troppo, non invocarlo. Altrimenti ci si inganna. Si mette la maschera dell'amore sul primo e più rozzo dei volti. [Il calore del sangue]
Una scrittrice riscoperta: Irène Némirovsky Chi intraprende la lettura di Suite francese non può che rimanerne folgorato: un semplicità narrativa disarmante, una capacità di catturare ogni singolo particolare e renderlo parte integrante di un'imaggine favolosa; uno stile impeccabile che riesce a mettere insieme "commedia" e tragedia. E' un grande romanzo popolare, perché narra le vicende della popolazione francese durante l'occupazione fascista. Mette in mostra tutte le caratteristiche (benevole e malevole) di questo popolo soggiogato e travolto dalla Storia, intrecciando una moltitudine di vite piene di eroismo e amore, meschinità e ipocrisia, cinismo e vanità, coraggio e umanità. 
Sì, proprio un'umanità quasi dimenticata, caratteristica insita nell'uomo. In un periodo così travagliato e straziato dalla violenza, Irène Némirovsky (Iroka, 1903 - Auschwitz, 1942) riesce a catturare, nelle sue pagine, questo spirito incondizionato di bene. Tedeschi e francesi, unite dall'occupazione, convivono con le loro gioie e le loro paure, scoprendosi vicendevolmente come semplici essere umani. Una speranza, nella realtà, disincantata: il 13 luglio 1942 la scrittrice viene arrestata e deportata, perché ebrea, ad Auschwitz e vi morì qualche anno dopo per tifo. Anche il marito, Michel Epstein, morì gassato appena giunto al campo di prigionia.
Una lettura che consiglio e che vi saprà appagare nella sua voracità.  
Buona lettura! 

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