Un buon esempio da imitare....................
«I brutti voti mortificano e non aiutano a crescere»
Cura anime ferite, il professor Francesco Dell'Oro. Pazienti
fragili che, fino a non molto tempo prima, sarebbero stati liquidati
genericamente e irrevocabilmente come «lavativi». Li incontra ogni
giorno. In genere, li riconosce al primo colpo d'occhio, quando entrano
riluttanti o strafottenti nel suo ufficio, tappezzato di disegni
umoristici, al Servizio orientamento scolastico del comune di
Milano.
Altre volte li individua nella platea attenta che lo aspetta nelle
scuole milanesi per lasciarsi guidare nei misteriosi meandri
dell'istruzione secondaria: genitori, insegnanti. E, ovvio, studenti. Ma
lui preferisce definirli soltanto «adolescenti». Perché è dalla loro
parte che si colloca, sempre, questo ex «pelandrone», predestinato una
cinquantina d'anni fa a incidere targhe, medaglie e trofei dalle parti
di Lecco. Più o meno quando una professoressa diagnosticò senza
esitazioni, agli scrutini finali di terza media: «Francesco, la scuola
non fa per te», e qualcuno gli indicò la via salvifica di una bottega.
Francesco Dell'Oro «Cercasi scuola disperatamente. Orientamento scolastico e dintorni» - Urra - pp. 210, € 13
Della scuola, il professor Dell'Oro è diventato invece un esperto.
Da quel giudizio affrettato e sofferto, ha tratto utili cognizioni per
trasformarsi nell'uomo-bussola che almeno mezzo migliaio di adolescenti
utilizzano ogni anno per trovare o ritrovare la loro strada. Verso il
successo. Anzi no, molto meglio: verso una possibile felicità. Ma, prima
di tutto, verso il recupero dell'autostima, spesso sbadatamente
disboscata dagli adulti, ancor prima di germogliare: «Chi ha avuto
qualche difficoltà a scuola, ha più cartucce per capire e per stabilire
una comunicazione attraverso il linguaggio degli adolescenti. Quello
delle emozioni, più che delle parole»: così non riesce difficile a un
professore di oltre 60 anni immedesimarsi nell'imbarazzo del ragazzino
al primo banco, irriso dai compagni perché ha confessato di voler
diventare un cuoco.
Cuoco? «No, chef, - spiega l'uomo-bussola alla classe - un
esperto di scienza dell'alimentazione. Una specializzazione che offre
molte opportunità». Come restituire la sua giusta dignità al sogno di un
adolescente. Magari è meno facile convincerne i genitori, fissati con
il mito del liceo classico, «perché apre la mente». Ma uno dei cardini
dell'opera di orientamento del professore sta nella convinzione che la
società non vada divisa fra poeti e meccanici.
Banalizzando un po' si potrebbe ipotizzare che Dell'Oro, per
professione e missione, raccolga gli ex scolari lasciati da Marcello
D'Orta sulla soglia della scuola media assieme alle loro fatalistiche
aspettative: «Io speriamo che me la cavo».
Ma Dell'Oro assicura che il suo libro,
Cercasi scuola disperatamente. Orientamento scolastico e dintorni
(in libreria da oggi per le edizioni Urra) non è il seguito ideale del
best seller napoletano, ormai ventenne, né si addentra in «quel tipo di
disagio infantile». È piuttosto un viaggio nelle aule di oggi, visitate
nel momento cruciale del passaggio dalla scuola secondaria inferiore a
quella superiore, tra personaggi, caricature, situazioni paradossali,
riflessioni storico-pedagogiche e tecniche «seduttive» di un estroso
talent scout, allevato da un papà attore di teatro.
Nel suo ufficio o nell'aula magna di una scuola, e ora attraverso
le pagine del libro, Dell'Oro attacca sempre in contropiede (ha anche
una lodevole esperienza calcistica, sebbene maturata a detrimento del
suo antico profitto scolastico). Ai genitori suggerisce: «Immaginate di
essere affacciati a un oblò, una finestrella, e di osservare l'universo e
in particolare quattro pianeti. Adolescenti, Famiglia, Scuola, Lavoro.
Vorrebbero restare uniti, ma si muovono in direzioni diverse, si
allontanano oppure entrano in rotta di collisione. Il problema sta nelle
differenze di linguaggio». Lui sceglie quello delle favole.
Illustrazione di Chiara Dattola
Bisogna saper spiazzare il Lucignolo di turno: «Sei un'anima
bella, mi hai fatto una buona impressione». E lo dice con sincerità:
«Anche quando gli elementi a mia disposizione per sostenerlo sono magari
un po' deboli. Ma sono davvero sicuro che tutti, proprio tutti, abbiano
un talento. Non esistono i lavativi». Quell'atto di fiducia inatteso,
unito alla sensazione insolita di non essere sotto accusa, pare smuova
anche i più granitici scalda-banco, pietrificati da troppi giudizi
espressi in cifre. A volte, curiose: «Stamattina ho saputo di un
insegnante che ha gratificato un suo allievo di uno "0+". E perché più,
viene da chiedersi. "Per incoraggiarlo", è stata la sua incredibile
risposta».
Sarà stato il trauma infantile, ma Dell'Oro non sopporta i voti
e, ancor meno, quelle sfumature («da bilancino del farmacista», dice)
che consentono di attribuire un 4,9 a una traduzione di latino e un 2
meno, meno, meno; o addirittura un 5,95, assimilabile alla vecchia
sufficienza per il rotto della cuffia.
«Non è una critica al corpo docente. Ci sono insegnanti di
straordinaria sensibilità e dedizione. Ma la nostra scuola funziona bene
per i ragazzi bravi, non per quelli meno tagliati per lo studio. La
scuola per me dovrebbe essere come un pronto soccorso dove si cura chi
sta male, non chi sta bene».
Lui comincia mimando ai ragazzi il loro pomeriggio, il tempo
perso tra computer, telefonate, frigorifero, iPod. Non tanto diverso,
nuove tecnologie a parte, da quello delle generazioni precedenti. La
classe ride, sta allo scherzo che esorcizza le difficoltà, e accetta la
sfida: proviamo a cambiare?
La conferma del risultato arriva di frequente via email: «Sono
Carla, l'anima bella. Ho preso il mio primo 8. In francese!». Ma può
capitare che non ne arrivino: «E allora - si adombra Dell'Oro - è una
sconfitta per tutti».
Elisabetta Rosaspina
http://www.corriere.it/cultura/12_aprile_18/rosaspina-scuola-ripensata-misura-lucignolo_ec6b9caa-8958-11e1-a8e9-f84c50c7f614.shtml
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Il personaggio
Responsabile dell’orientamentoFrancesco Dell’Oro è
responsabile del Servizio orientamento scolastico del comune di Milano:
«Dei 500 ragazzi delle superiori in difficoltà che incontro ogni anno—
scrive —il 50,3% proviene da licei classici e scientifici. Noi adulti
siamo tutti esperti, ma dei figli degli altri». Il suo libro,
Cercasi scuola disperatamente. Orientamento scolastico e dintorni
(Urra, pp. 210, € 13) è un viaggio nelle aule di oggi, visitate nel
momento del passaggio dalla scuola media alla secondaria superiore.