Eccoci con una nuova avventura Yelp, questa volta sono stata ad una degustazione a base di frutta presso il Ristorante TATO a Firenze proprio in piazza Santa Croce, un posto che ha aperto le sue porte da poco tempo e già a mio parere diventerà uno dei ristoranti più in voga della città.
Pochi posti ma tanto stile e uno Chef bravissimo e attento alle materie prime, ma non vi dirò subito il suo nome; Prima voglio iniziare ringraziando lo staff del TATO che è stato davvero gentile e premuroso, ci hanno accolto con un calice di benvenuto e ci hanno fatti accomodare nella sala che era stata praticamente occupata dal nostro numeroso gruppo.
Gabriele S. e Kristina G. (CM di Yelp)
Ci accoglie Gabriele Sottili, Giovane e simpatico direttore e Sommelier del TATO. La degustazione era strutturata da varie portate, dall'antipasto al dolce, tutte con la frutta. Gabriele ci ha spiegato per ogni piatto la composizione e l'abbinamento di vini in modo da farci gustare questa esperienza a pieno.Inizio così ad elencarvi le portate di questa degustazione davvero speciale:
La Prima portata era "Scomposizione di una caprese", si trattava di una gelé di acqua di pomodoro con qnelle di ricotta su spennellata di crema al basilico, abbinato ad un Valdobbiadene D.O.C.G.millesimato della cantina Nani Rizzi.
La gelè di pomodoro era fenomenale, all'inizio ero scettica ma una volta assaggiata ho perso qualsiasi dubbio, era la dolcezza piacevole del pomodoro che insieme alla ricotta leggermente aromatizzata con erba cipollina e con la crema di basilico facevano esplodere le papille gustative, era proprio gustoso, fresco e delicato.
La seconda portata era una Tartare di salmone con senape allo champagne, arancia su creme d'avocado e salsa ponzu. È stato uno dei miei preferiti, il salmone si scioglieva in bocca con quelle note di agrumi dell'arancio che poi venivano dissipate dalla crema di avocado, e la salsa ponzu dava la nota salata e nipponica al piatto.
La terza portata era Sashimi di tonno rosso al lime e menta verde in concassè di mela verde e filangè di ginger servito su una spennellata di miele di limone di Calabria e sesamo. L'acidità della mela verde con la freschezza della menta si sposavano molto bene con il tonno freschissimo che si scioglieva in bocca leggermente addolcito dal miele. Anche in questo piatto troviamo una influenza giapponese con il ginger filangè che ripuliva il palato e lo lasciava fresco come nella miglior tradizione giapponese.
La quarta portata era un Gambero rosso di Mazara del vallo in lardo delle apuane con cubo piccante di ananas e polvere di cacao amaro. Buonissimo, la dolcezza del gambero tenuto morbido dal lardo veniva poi contrastato dall'ananas acidulo e leggermente piccante con qualche nota di amaro dato dal cacao.
La quinta portata era una Tartare di filetto di fassona con senape all'ancienne di dijon, menta e pesca gialla accompagnata da un Pinot noir della cantina nails magred. Questo per gli amanti della carne era una libidine, una carne tenerissima e freschissima, la pesca gialla dava quel tocco di dolcezza a contrasto con la senape che faceva risaltare il sapore della carne.
La sesta portata era un Risotto alla zucca gialla con fonduta di caprino e spolverata di caffè, delicatissimo, e la cosa che non mi sarei mai aspettata era questo caffè che al risotto così delicato dava questa nota della tostatura leggermente amarognolo ma veramente piacevole, proprio una spolveratina sopra, non l'avrei mai detto che fosse un abbinamento così azzeccato, il re del menù.
La settima portata era un Fagottino di fico in guanciale, crema di robiola, scorzette d'agrumi e frutta secca. Un piatto che quando è arrivato in tavola prometteva molto bene, l'unico appunto che ho avuto è stato il fico, purtroppo era bello da vedere ma mancava della dolcezza che questa frutta sa dare, lo chef stesso ha ammesso di essersi fatto trasportare dalla bellezza dei fichi; comunque il piatto era lo stesso molto buono, credo che tornerò per assaggiarlo quando sarà stagione di fichi per poter dare un buon giudizio su questo piatto.
L'Ottava portata era una Granita di anguria, molto saporita e fresca, giusta per avvicinarci all'ultima portata della nostra degustazione.
In fine la nona portata e ultima di questa degustazione, un Cuore caldo al cioccolato fondente in crema d'arancia e senape al miele. Se non fosse stato per la mia intolleranza al cacao l'avrei fatto fuori tutto e avrei ripulito il piatto da quanto era buono, ma i due cucchiaini che ho mangiato erano da lacrimoni, una scarica di endorfine e di gioia assoluta, fortunato quello che l'ha finito al posto mio.
E ora dopo avervi elencato tutti i piatti e avervi fatto venire l'acquolina in bocca a tutti vi presento l'autore di queste meraviglie, lo Chef Diego Spatari Tironi, che se avete visto Masterchef (la prima edizione) lo avrete di sicuro riconosciuto. Io che invece la prima edizione non l'ho praticamente vista, l'ho scoperto soltanto quando me l'ha detto lui... e credo che sia stato un bene, perché così ho avuto un giudizio obiettivo sulla sua cucina senza contare il personaggio mediatico. Un bel ristorante, di classe e accogliente con uno chef davvero bravo.
Lo chef Diego Spatari Tironi con il famosissimo chef Carlo Cracco
Ancora un volta Grazie a Yelp e alla nostra CM Kristina per averci fatto fare questa bella esperienza, una grossa comunità di persone che alla fine stanno diventando amiche, anche voi, unitevi a Yelp.. esplorate le vostre città anche se non state a Firenze, è sempre bello vedere gente nuova e fare cose nuove. Guardate che bel gruppo, ci sono anche io, nella mia posa zoolander.Un ringraziamento finale per le Foto che mi sono state gentilmente concesse da yelp e dalla fotografa Diletta Tonelli, sempre presente, un giovane talento.