Ieri sera ho accompagnato mio marito a vedere (fate attenzione al verbo usato) Maria Elena Boschi alla Festa Nazionale dell’Unità.
Ok. Vado ad ascoltare il ministro in un dibattito con Quagliariello.
La ministra arriva in ritardo e si fa attendere come una diva del cinema; peccato che sia un ministro della Repubblica e trovo l’atteggiamento, quanto meno, indisponente.
All’arrivo è seguita da un codazzo di fotografi e flash che, Angelina Jolie, spostati; mentre del povero Quaglia si sono perdute le tracce: non pervenuto.
È mancata la ola, ma la standing ovation c’è stata.
Alla fine del dibattito posso dire, con rammarico, di avere trovato il ministro banale, superficiale e di profilo piuttosto bassino, al cui confronto il tanto ignorato Quaglia è sembrato un raffinato e preparato politico.
Manifesto le mie perplessità al consorte che mi dice che la Boschi mica si ascolta. Per fortuna, mi viene da dire.
Insomma, avrei preferito si fosse fatta attendere come una diva del cinema.
Muto.
Posto il video dell’arrivo del ministro scusandomi, anticipatamente, per il mio terribile accento bolognese e per il tipico “soccia ragazzi” che mi è inconsciamente uscito.