Una settimana con Android L: prime impressioni
Enjoy Phone
Una settimana fa Google presentava la Developer Preview di Android L, la nuovissima incarnazione del robottino verde. Ecco le prime impressioni ricavate da una settimana di utilizzo.
Ho dovuto attendere fino a venerdì mattina, dopo aver spaccato il tasto F5 della mia tastiera, per poter scaricare la Developer preview di Android L. Avevo già preparato tutto, backup dei dati e di tutto quello che mi poteva servire, driver aggiornati e per sicurezza un KitKat 4.4.4 installato dalla factory Image, giusto per non avere sorprese.Nel giro di una decina di minuti ho potuto iniziare la configurazione del mio Nexus 5 e in meno di mezz’ora dall’inizio dell’operazione avevo il mio telefono in piena efficienza. Non mi restava che iniziare a testare le varie app. Tralasciando Xposed, fonte di tante gioie per me ma incompatibile con il nuovo runtime ART, e tutte le app che richiedono il root, rilasciato solo un paio di giorni fa, ho provato ad installare le app che uso di solito. Ci sono stati parecchi problemi, alcune app non risultavano nel Play Store, altre si installavano e rifiutavano di partire con una raffica di FC, altre partivano e lamentavano la presenza di ART manifestando la loro incompatibilità. Tutto sommato però la maggior parte di quello che mi servivano sono finite sul Nexus.
Trattandosi di una developer preview mi aspettavo un’alta instabilità, riavvii casuali, blocchi completi del sistema invece no: tutto fila liscio come l’olio, ho avuto un riavvio e un rallentamento. Basta.
Il lavoro fatto dagli sviluppatori di Google per migliorare le prestazioni della batteria questa volta si vedono: con KitKat arrivavo a sera con il 15-20% di batteria, con un uso moderato ed una serie di accorgimenti per ridurre i consumi. Grazie a Tasker, il mio telefono con kitkat va in modalità aereo di notte, stacca i dati alla sera ed in pausa pranzo, disattiva il wireless quando non connesso. Insomma, tutti tentativi per far durare di più la batteria.
Con Android L invece tutti i miei script non funzionano, probabilmente perchè il sistema è cambiato molto. Però, senza disattivare nessuna connessione, nè di giorno nè di notte, senza alcuna ottimizzazione e lasciando anche il Bluetooth acceso (in contemporanea ad Android L ho preso anche uno smartwatch), riesco ad arrivare a sera con il 40% della batteria e, se dimentico di caricare, arrivo almeno a mezzogiorno del giorno dopo. E la modalità di risparmio, che si attiva automaticamente al di sotto di una certa soglia, fa davvero risparmiare. È’ vero che le prestazioni vengono ridotte, così come la luminosità, ma rimane tutto perfettamente utilizzabile e con il 20% di batteria ho fatto mezza giornata.
Ieri ho reinstallato Kitkat con Multirom, per avere un confronto immediato, e mi sono accorto che tutto il sistema è più fluido, più armonioso. E le modifiche introdotte con Android L, anche se emulate più o meno correttamente grazie ad Xposed su KitKat, lo rendono davvero più facile e comodo da utilizzare.
A conti fatti, se col telefono ci lavorate tutto il giorno vi conviene restare su Kitkat, per non avere problemi con le vostre applicazioni. Ma se il telefono vi serve per uso personale e non avete 2-300 app installate, fate un pensierino ad Android L: non ne rimarrete delusi.
Una settimana con Android L: prime impressioni
Irven Zanolla