Magazine Fotografia

Una settimana con la Canon EOS 6D: come mi sono trovato

Da Terapixel @terapixelblog

IMG_9910.jpg

È passata una settimana da quando mi è arrivata la Canon EOS 6D.
In questi sette giorni ho avuto l’occasione di poterla provare a fondo e aggiungerei che sono stati più che sufficienti per poter muoversi dentro i menù della reflex.

Pulsanti, menù e comandi

Per quanto riguarda l’aspetto ergonomico, la 6D l’ho trovata abbastanza comoda. La disposizione dei pulsanti è buona, ma per chi proviene da una entry level come la 450D, all’inizio si potrebbe fare un pò di confusione tra il tasto del Live View con il tasto dello zoom delle immagini scattate.
Tutto sommato, il grip è ottimo, anche se avrei preferito un pò di peso in più.

Dalla macchina si possono controllare quasi tutte le impostazioni, ad eccezione del bilanciamento del bianco, Wi-Fi e GPS, che si possono modificare, attivare o disattivare attraverso il comodo tasto Q, che permette di accedere a tutti controlli di scatto. Per il resto mi sembra che non manchi niente.

IMG_9903.jpg

Molto comoda la possibilità di modificare il punto di messa a fuoco direttamente dai tasti direzionali, ma questa è un impostazione che dovrete settare voi.

I pulsanti sono morbidi e abbastanza silenziosi se confrontati con la vecchia 450D.

Il menù è sempre più o meno lo stesso presente in tutte le Canon EOS, un pò incasinato quando si è alla ricerca di un qualcosa di specifico da modificare; tuttavia, c’è la possibilità di registrare alcune voci in un menù che racchiude le nostre preferite (MyMenù) però ha un limite di soli 6 elementi.

IMG_9909.jpg

Il display che si trova sulla parte superiore è molto utile per avere sott’occhio tutte le informazioni di scatto, senza dover utilizzare il display LCD posteriore (per risparmiare batteria).

IMG_9906.jpg

Foto di prova e autofocus

Ho approfittato della neve che è arrivata per fare un pò di prove.
Le foto che vedete qua sono state ridimensionete a 1.500 pixel per il lato più lungo.

In particolare, qua ho fatto uno scatto a tutta apertura con il 50mm f/1.8, utilizzando la messa a fuoco sul punto laterale che si trova più a sinistra e devo dire che il risultato è ottimo (ISO 100 a 1/500 di secondo):

Una settimana con la Canon EOS 6D: come mi sono trovato

 Qui potete vedere un ingrandimento di una foto scattata a f/3.5 a ISO 100 e a 1/1000 di secondo:

Una settimana con la Canon EOS 6D: come mi sono trovatoE qui un’altra prova:

Una settimana con la Canon EOS 6D: come mi sono trovato

Per quanto riguardano gli ISO alti, ho fatto un test nel caso ve lo siate persi, dove è possibile scaricarsi tutti i RAW. Trovate l’articolo qui.

L’autofocus funziona molto bene in tutti punti (sempre meglio quello centrale però).

Questa foto che segue, l’ho scattata a ISO 10.000 a 1/60 di secondo con apertura f/1.8 senza nessun intervento sulla riduzione del rumore. La stanza era poco illuminata:

IMG_0422.jpg

Ecco tutti gli scatti:

IMG_0373.jpg

IMG_0422.jpg

IMG_0425.jpg

IMG_0426.jpg

IMG_0434.jpg

IMG_0435.jpg

IMG_0438.jpg

IMG_0441.jpg

IMG_0453.jpg

IMG_0461.jpg

IMG_0462.jpg

IMG_0463.jpg

IMG_0467.jpg

IMG_0468.jpg

IMG_0469.jpg

IMG_0471.jpg

La qualità delle foto è veramente ottima, con un pò di ritocco in Lightroom e riduzione del disturbo, anche foto a ISO 25.600 possono essere ben utilizzabili.
I file che vengono generati occupano più o meno dai 22 MB fino ai 40 MB (più si alza l’ISO più le foto sono pesanti).

sandisk-extreme-pro-16-gb-95mb-s-terapixel.jpg

Per questo vi consiglio di acquistare una scheda SanDisk Extreme Pro UHS-I da 95 MB/s. Con una da 16 GB potete fare circa più di 500 scatti in RAW, ma soprattutto il buffer per la raffica si svuoterà in pochi istanti una volta che si è riempito.
Al prezzo di 35 € ne vale proprio la pena.

Wi-Fi

Ho avuto modo di provare il Wi-Fi della Canon EOS 6D (forse una delle funzionalità che più mi incuriosivano).

Se disponete di uno smartphone Android o iPhone è possibile scattare in remoto, condividere e trasferire le proprie foto (anche i file RAW!).
La comunicazione tra i due dispositivi avviene tramite un’applicazione che Canon ha sviluppato e che si chiama EOS Remote. Senza questo non è possibile fare niente con il telefonino.
Stesso discorso per chi volesse collegare il PC alla reflex in Wi-Fi, solo che qua il software si chiama EOS Utility, disponibile nel CD allegato nella confezione.

Lo scatto in remoto permette di utilizzare (sia il PC che lo smartphone) come due telecomandi dotati di Live View.
Ho provato a testare sia sul mio computer che su un Samsung Galaxy SII e devo dire che l’esperienza è pressoché simile a quella di una webcam.

IMG_9895.jpg

Il refresh non è una scheggia ma se dovete utilizzare per degli scatti in studio è ottimo.
Di default, il pulsante di messa a fuoco sull’applicazione Android è disattivato (non capisco il perché). Per attivarlo basta andare sulle impostazioni del programma.

Comunqie, il Wi-Fi attivato sulla reflex riduce considerevolmente l’autonomia della macchina, infatti per circa mezz’ora di utilizzo (considerando anche il trasferimento di ogni file RAW al PC), è stato consumato circa il 25% della batteria.

Per ora è tutto. Mi raccomando continuate a seguirmi per altri aggiornamenti sulla Canon EOS 6D.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :