Un giorno di gogna non fa male a nessuno. Come dicono i filosofi più in gamba, è tutta esperienza. Su GIORNALETTISMO.COM
ROSY BINDI 25/07/2011
Ci sono due categorie disgraziate di politici: quelli che sentono solo l’odore dei soldi, e quelli, i peggiori, che sentono solo l’odore del sangue. L’inimitabile Rosy è una valorosissima rappresentante della seconda categoria. Nel 1993 venne incaricata dal becchino Martinazzoli di liquidare la federazione regionale veneta della Democrazia Cristiana, che di morire “popolare”, ossia di morire tout-court, non voleva proprio sapere. Quest’esaltata cattocomunista fece un lavoro splendido: della vecchia e potente DC veneta non restò neanche la più piccola traccia. Ora l’inimitabile Rosy dice di non voler vedere il PD morire come la DC: che lo voglia ammazzare?
LUCA ZAIA 26/07/2011
“È arrivato il momento di portare a casa i nostri ragazzi”. Questo il commento del presidente della regione Veneto alla notizia dell’ennesimo soldato caduto in Afghanistan. La cosa non sorprende per nulla: pensare in piccolo per lui è un dovere. Ma insomma, farlo con fanatica assiduità dev’essere pure faticoso. Suvvia, non abbia paura, si prenda una vacanza: da compatriota a compatriota le garantisco che i figli della Serenissima sapranno perdonarle un pizzico di umana larghezza di spirito.
LA COLDIRETTI 27/07/2011
Per protestare contro la concorrenza sleale dei prodotti stranieri e per difendere i salami, i prosciutti e le braciole di maiale made in Italy, un presidio di allevatori ha scaricato in Piazza Affari una decina di simpatici porcellini rosa. Si dice che il cane sia il più grande amico dell’uomo: macellai e allevatori – avete notato? – vorrebbero convincerci che i porcellini sono i loro più grandi amici. Del maiale, si sa, non si butta via niente: lo ringraziamo così, confiscandogli la psiche insieme a tutto il corpo, con questa disumana presa per il culo.
PIER LUIGI BERSANI 28/07/2011
La “macchina del fango” è vecchia come la “questione morale”. Sul finire degli anni settanta il comunismo stava infilandosi pian piano nella pattumiera della storia. La “diversità” comunista rischiava di non pagare più. Occorreva inventarsi una nuova “diversità”, quella degli onesti, per continuare ad uccidere la politica italiana con le liste velenose dei buoni e dei cattivi. Berlinguer ne fu il disgraziato padre. La “macchina del fango” nacque, necessariamente, insieme ad essa. E fu insieme sua sorella gemella, la sua faccia oscura e il suo braccio violento. Il suo scopo: condannare al pubblico disprezzo. Scalfari ne fu il disgraziato padre. Questo moralismo settario, fondato sulle mezze verità, ossia sulla menzogna, non poteva offrire alla politica neanche un grammo di virtù civica in più, come poi si è ben visto, perché questa si fonda sulla verità e sulla fiducia. L’ha invece immobilizzata nella paura, facendone, più ancora di prima, pascolo grasso per untori e maneggioni. Ma tu, Pier Luigi, non te ne accorgi. Non vuoi.
LE PARTI SOCIALI 29/07/2011
Per dimostrare al popolo che in Italia esiste ancora una classe dirigente, di tutt’altra tempra rispetto alla classe politica, banche, imprese e sindacati hanno siglato un vibrante, coraggioso e inequivocabile appello: “serve una grande assunzione di responsabilità da parte di tutti, serve una discontinuità per realizzare un progetto di sviluppo”, serve insomma un Patto (con la “p” maiuscola) per la crescita.” Servirebbe, a dire il vero, anche qualche propedeutico, virtuoso e assai draconiano taglio “non lineare”: ma solo per provare a realizzare quello ci vorrebbe una grande, disinteressata e donchisciottesca assunzione d’irresponsabilità.
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