Una settimana nel futuro del giornalismo — Quartz, GigaOm, AdBlock e molto altro

Creato il 29 maggio 2015 da Pedroelrey

La rubrica dove rac­co­gliamo i link per non per­dere le novità tec­no­lo­gi­che nel mondo dell’informazione.

Goo­gle mani­pola inter­net. Lo fa per favo­rire l’accesso nei paesi in via di svi­luppo, dove la con­nes­sione dati non è veloce (o eco­no­mica) quanto quella dei paesi indu­stria­liz­zati. Alla con­fe­renza annuale degli svi­lup­pa­tori Goo­gle ha spie­gato che modi­fi­cherà alcuni suoi ser­vizi chiave per garan­tire un accesso migliore ai siti web. In pra­tica adat­terà il suo bro­w­ser Chrome per rile­vare la velo­cità della con­nes­sione inter­net dell’utente e adat­tare il peso di una pagina web al suo device.

La vit­to­ria del blocco. In par­ti­co­lare di AdBlock, che in Ger­ma­nia ha vinto una causa con­tro due media tede­schi, che lo accu­sa­vano aver vio­lato le regole della con­cor­renza, met­tendo in peri­colo il finan­zia­mento dei siti inter­net attra­verso la pub­bli­cità. AdBlock è un’applicazione per bloc­care i ban­ner pub­bli­ci­tari. Ma per il tri­bu­nale di Monaco non è il col­pe­vole della crisi dei gior­nali. Se la usate, pro­vate a navi­gare sul Guar­dian e pre­state atten­zione a una fascetta in basso nella pagina: “abbiamo notato che bloc­chi i ban­ner, allora vuoi soste­nerci in un altro modo?”, pro­pone la reda­zione. Un bel mes­sag­gio per con­di­vi­dere con i let­tori l’esigenza di finan­ziare il lavoro giornalistico.

GigaOm potrebbe tor­nare ad ago­sto. Lo annun­cia Kno­win­gly Corp, una star­tup di Austin, che ha com­prato il sito di news sulla tec­no­lo­gia fon­dato da Om Malick, e pro­mette di rilan­ciarlo nell’estate, secondo un comu­ni­cato stampa. Il sito era stato chiuso la sera del 9 marzo per­ché l’azienda non riu­sciva a pagare i suoi creditori.

C’è posta per te. Da Insta­gram. L’app di con­di­vi­sione di foto­gra­fia si sta pre­pa­rando a creare una new­slet­ter con gli highlights delle foto migliori pub­bli­cate sulla sua piat­ta­forma dalle per­sone che segui, pro­po­ste in ordine cro­no­lo­gico inverso di come appa­iono sull’applicazione. Un modo per ri-coinvolgere gli utenti occa­sio­nali e dire loro “tor­nate da noi, abbiamo tante belle foto da mostrarvi!”.

Video stra­tegy. Il Guar­dian ha fir­mato un con­tratto con AOL On, un por­tale di video, per distri­buire a livello glo­bale con­te­nuti video ori­gi­nali. Intanto, negli Stati Uniti, Quartz ha pub­bli­cato la sua stra­te­gia dei con­te­nuti video. Il sito vuole spe­ri­men­tare con la distri­bu­zione di con­te­nuti in diverse piat­ta­forme: “li pub­bli­chiamo prima dove sono i let­tori, su Face­book e You­Tube”, ha scritto il diret­tore Kevin J. Dela­ney.

Sna­p­chat assume gior­na­li­sti. Ne ha biso­gno per coprire le ele­zioni del 2016 negli Stati Uniti. L’app di mes­sag­gi­stica instan­ta­nea cerca qual­cuno con espe­rienza nella crea­zione, cura o edi­ting di con­te­nuto mul­ti­me­diale, ma anche di sto­ry­tel­ling in tutte le sue forme.

Photo cre­dit: Char­le­sFred / Foter / CC BY-NC-SA


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