Una Sicilia che non ti aspetti…(2°parte)
Creato il 08 giugno 2011 da Viaggiandovaldi
@viaggiandovaldi
- Ragusa
Raggiunta in serata…Ragusa ci ha accolte lasciandoci entusiaste della scelta.
Si dice di Ragusa: l’isola nell’isola, questo perché a seguito di un devastante terremoto che la colpì duramente, la successiva ricostruzione, avvenuta nel XVIII sec. la divise in due grandi quartieri:
da una parte Ragusa superiore, situata sull’altopiano, dall’altra Ragusa Ibla, sorta dalle rovine dell’antica città e ricostruita secondo l’antico impianto medioevale, in stile tardo-barocco.
Quest’ultima è veramente meravigliosa, deliziosa… contiene oltre cinquanta chiese e numerosi palazzi in stile barocco…
Duomo di San Giorgio – Ragusa
Se avete tempo, vi consigliamo di cenare in un ristorantino squisito “Quattro gatti” (Via Valverde, 97100 Ragusa), scegliete i tavoli sulla terrazza, la cena acquisterà un gusto in più.
Lasciata a malincuore Ragusa, purtroppo ci siamo potute fermare solo una notte, per consolarci ci siamo dirette verso Modica, pronte a farci una bella scorpacciata di cioccolata.
- Modica
Dichiarata Patrimonio dell’Umanita dall’Unesco, questa località della Val di Noto, si sviluppa adagiandosi sui fianchi delle due vallate e sui pianori delle colline sovrastanti. È un intrigo di casette, viuzze e lunghe scale, che non possono non ricordare l’impianto medievale del centro storico, tutto avviluppato intorno allo sperone della collina del Pizzo, sul quale poggiava inaccessibile il Castello.
Anche in questo caso, come per Ragusa, lo stile prevalente dei monumenti è quello comunemente identificato come tardo-barocco.
- Cattedrale di San Pietro – Modica
Immancabile la tappa alla famosa dolceria Bonajuti che conserva ancora i tradizionali metodi di lavorazione del cioccolato. Potrete assaggiarne di tutti i tipi, da quello all’arancia, a quello alla cannella, a quello fondente al 100% e tantissimi altri ancora più particolari.
- Antica Dolceria Bonajuto
Ricaricate le energie, abbiamo visitato il Duomo di San Giorgio, monumento simbolo del Barocco siciliano, tipico di questo estremo lembo d’Italia.
Anch’esso oggetto di ricostruzione a seguito dei catastrofici terremoti che colpirono la zona tra il 1542 e il 1693
- Duomo di San Giorgio
Lungo la strada per Siracusa, abbiamo scelto di fermarci una notte nei dintorni di Capo Passero, l’estrema punta Sud-Orientale della Sicilia.
Passando per Pachino, abbiamo raggiunto Marzamemi…delizioso villaggio di pescatori dove abbiamo scelto di dormire in un campeggio poco distante.
- Marzamemi
- Marzamemi
Nei dintorni potete raggiungere la spiaggia di San Lorenzo…poco distante anche dalla Riserva di Vendicari. E’ una delle spiagge più belle della zona, sabbia finissima e acqua trasparente…non serve aggiungere altro.
La tappa successiva è stata Noto.
Meravigliosa espressione del barocco, Noto si estende lungo la valle dell’Asinaro nella provincia di Siracusa.
Anch’essa, colpita dal tragico terremo del 1693, fu interamente ricostruita, a 10 km di distanza dalla cittadina originaria su un terreno più vasto e più sicuro.
La ricostruzione fu curata in ogni singolo dettaglio, i palazzi maestosi e splenditi furono ricostruiti ricreando una vera e propria scenografia.
L’utilizzo della pietra calcarea locale, dorata, rosata che regala alla cittadina un’atmosfera di magia e panorami incantevoli, specie al calar della sera.
L’accesso al centro è delimitato dalla Porta Reale, eretta nel XIX sec.
- Porta Reale – Noto
L’intero centro barocco si sviluppa intorno a Corso Vittorio Emanuele. Tantissime le chiese ed i palazzi di prestigio, da ammirare e visitare. Tra queste vi segnaliamo la Cattedrale di San Nicolò, al centro di Piazza del Municipio.
- Cattedrale di San Nicolò – Noto
Sul corso potrete poi ammirare anche la Chiesa di San Domenico e molto altro…
- Chiesa di San Domenico – Noto
La sera i suoi numerosi vicoli si popolano di giovani, troverete i locali pienissimi.
Ogni terza domenica di maggio, a partire dal 1980, in Via Nicolaci si svolge l’Infiorata.
- Via Nicolaci
A soli 19 km a nord di Noto, non perdetevi i Laghetti di Avola.
- Laghetti di Avola
Assolutamente da non perdere, passerete una giornata meravigliosa immersi nella natura, godendo di paesaggi pazzeschi.
Armatevi però di forza e coraggio, per arrivare in fondo ai laghetti, dovrete camminare un bel po’, il percorso è lungo circa 1.700m circa.
Lasciate la macchina al Belvedere, ammirate la vista sulla Gola di Cava Grande.
- vista dal Belvedere sulla Gola di Cava Grande
Calcolate che c’è un dislivello di circa 320m…imboccate il sentiero che vi porterà giù, direttamente nella gola!
Considerate una mezzoretta di cammino ed indossate scarpe da ginnastica perché in alcuni tratti il percorso è più ripido e perché cmq non vi farebbero scendere senza (il ritorno durerà di più). Una volta giù, seguite il fiume, proseguendo vi troverete davanti diverse piscine naturali scavate nella roccia e contornate da massi appiattiti, dove potrete fare il bagno.
In alcuni punti è possibile anche tuffarsi….
Se vi sentite amanti dell’avventura, è divertente addentrasi nella vegetazione, seguendo il fiume…così facendo scoprirete paesaggi naturali spettacolari.
Se avete tempo, prima di lasciare la zona di Noto, passate una giornata a Cala Mosche.
- Cala Mosche – Noto
Racchiusa tra due splendite scogliere ed accessibile solo attraverso un lungo sentiero selvaggio, la spiaggia di Cala Mosche, è oggi una riserva per gli uccelli migratori. Un piccolo angolo di paradiso, la spiaggia sarà circa 200 metri, che vi consigliamo di visitare.
Poco distante da Noto, la bellissima Siracusa ci accoglie in tutto il suo splendore.
Divisa in due zone principali, quella della “terraferma” e quella “dell’isola di Ortigia”, la città è ricca di storia e di fascino.
Perdetevi nei vicoli di Ortigia, la città antica alla quale si accedete tramite il Ponte Nuovo, l’intera area è isola pedonale eccetto che per i residenti.
Potrete ammirare testimonianze architettoniche barocche, normanne aragonesi.
- Piazza del Duomo – Siracusa
Raggiungete a piedi la Fontana Aretusa, in Via Picherali, dopo Piazza del Duomo.
E’ una fonte d’acqua dolce dove realtà e leggenda si fondono insieme. Una delle principali attrazioni della città dove l’acqua sgorga fin dall’antichità.
Secondo la leggenda la dea Artemide trasformò la sua bellissima ancella Aretusa in acqua di fonte per proteggerla dall’insistente dio fluviale Alfeo. Si narra poi che Aretusa scappò in mare inseguita dal dio a sua trasformatosi in fiume.
La sua fuga si rivelò tuttavia invana in quanto, una volta tornata sull’isola di Ortigia, le sue acque si fusero per sempre con quelle di Alfeo.
- Fontana Aretusa – Siracusa
- Ortigia
Dopo aver cenato in un grazioso ristorantino, la serata si è conclusa in Piazza San Rocco, punto di ritrovo di tantissimi ragazzi.
I localetti che la animano rendono questa piazza piena di vita e l’atmosfera che si respira è davvero magica.
- Piazza San Rocco – Ortigia
A Siracusa ci sarebbe da vedere anche l’anfiteatro, noi purtroppo l’abbiamo visitata di sera ed era chiuso.
Lasciata a malincuore Siracusa, abbiamo raggiunto Catania.
Seconda per grandezza dopo Palermo, Catania è una delle città più vive ed animate della Sicilia.
Il suo centro storico, e nello specifico Piazza del Duomo, emblema dello stile barocco che caratterizza gran parte della città, è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
- Piazza Duomo – Siracusa
- Piazza Duomo – Siracusa
Al centro della piazza si trova la celebre Fontana dell’Elefante costituita da un obelisco egiziano alla cui base vi è appunto un elefantino, simbolo della città, in pietra lavica di stampo romano. Chiamato dai catanesi ‘u Liotru, secondo la leggenda pare che questo soprannome derivi da una storpiatura del nome di Eliodoro, negromante che pare trasformasse gli uomini in animali.
- ‘u Liotru – Fontana dell’Elefante – Siracusa
Di fronte alla Fontana dell’Elefante, su uno dei quattro lati di Piazza del Duomo, sorge la Cattedrale di Sant’Agata, o meglio ancora il duomo di Catania.
- Cattedrale di Sant’Agata – Siracusa
Dedicata a Sant’Agata, la santapatrona della città di Catania.
Più volte ricostruita per via dei terremoti, la facciata marmorea conserva ancora lo stampo romano delle origini, soprattutto grazie a due ordini di colonne provenienti dall’anfiteatro romano.
Poco distante da Piazza del Duomo, troverete Piazza Bellini dove sorge il Teatro dell’Opera di Catania, intitolato proprio a Bellini, il più noto compositore catanese in tutto il mondo.
- Teatro Massimo Bellini – Catania
Sempre nei dintorni di Piazza del duomo, in Via Etnea, una delle principali vie della città, vi troverete in Piazza dell’Università. Catania, infatti, è anche un’ accogliente città universitaria.
Affollatissima sia di giorno che di notte, la Plaia di Catania, si estende per ben 18 km. L’intero litorale è caratterizzato da tantissimi stabilimenti balneari che di notte diventano discoteche e locali per i più giovani.
Proseguendo verso nord, direzione Taormina, abbiamo scelto di fare una piacevolissima sosta nei pressi di Aci Trezza, un grazioso paesino di pescatori.
Scegliete la spiaggia che si trova proprio di fronte agli scogli dei Ciclopi, due grossi faraglioni in mezzo al mare…molto molto belli.
La Leggenda vuole che Polifemo, accecato, li avesse lanciati contro Ulisse in fuga.
scogli dei Ciclopi – Aci Trezza
Noi abbiamo scelto alcune palafitte proprio sul mare perchè, a parte una piccolissima spiaggetta, il resto erano scogli.
L’acqua è spettacolare, immergetevi con la maschera e ammirerete splenditi fondali.
La tranquillità del luogo vi rigenererà sicuramente, l’atmofera che si respira è di puro relax!
Se avete coraggio potete anche tuffarvi dagli scogli!!
Ultima tappa: Taormina
Meravigliosa, pittoresca, accogliente ad affascinate. Taormina è davvero bellissima, il suo paesaggio al tempo stesso di mare e di montagna la rende spettacolare ed unica.
(cercate di partire in orari intelligenti ed in giorni non d’assalto, eviterete di passare ore ed ore in fila in mezzo al traffico. Il parcheggio inoltre è davvero un incubo, molto difficile da trovare…muovetevi per tempo. Noi ci abbiamo messo più di due ore e mezza per fare davvero pochi km).
Prima meta: Isola Bella una minuscola insenatura gestita come riserva naturale dal WWF.
- Isola Bella – Taormina
Potrete raggiungerla a piedi o con la teleferica da Lido Mazzarò che collega Taormina con la spiaggia. Noi abbiamo fatto il contrario, dopo una giornata di mare siamo salite fino al cuore di Taormina.
Il centro di Taormina è veramente grazioso, situata su una delle terrazze del Monte Tauro, gode di panorami mozzafiato.
Ai piedi della montagna l’incantevole paesino si sviluppa lungo Corso Umberto 1, dal quale si diramano caratteristici vicoli, tantissimi albeghi, attività commerciali, chiese, boutique e negozi di artigianato.
Emblema di Taormina, il Teatro Greco, assolutamente da non perdere, renderà ancora più magica la visita della città.
- Teatro Greco – Taormina
La sua posizione suggestiva offre una vista mozzafiato.
Sospeso tra il mare ed il cielo, questo meraviglioso teatro fu costruito nel III sec. a.C. dai Greci che vollero sfruttare al meglio la pendenza naturale della collina rendendo così le rappresentazioni ancora più sceniche.
Rimaneggiata, in epoca successiva dai romani, la vista venne oscoruta dalla costruzione di una parete colonnata. I romani modificarono anche l’area adibita alle rappresentazione e quella per l’orchestra rendendo così il teatro più agibile per gli spettacoli dei gladiatori.
Successivamente la scenografia venne nuovamente alterata con la costruzione della villa di Costanza d’Aragona, innomoratasi del luogo.
Fortunatamente il tempo ha cancellato tutte queste modifiche restituendoci uno scenario degno di ammirazione.
- Teatro Greco – Taormina
E adesso che dire…?
Non ci rimane che augurarvi buon viaggio sperando di avervi fatto cogliere l’anima di una terra che merita di essere scoperta!!!
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