“E io alle falde della montagna mi raggomitolo come Adamo nel cespuglio, con un libro in mano apro gli occhi su un mondo diverso da quello dove stavo, perché quando inizio a leggere sto proprio altrove, sto nel testo, mi meraviglio e devo colpevolmente ammettere di essere davvero stato in un sogno, in un mondo più bello, di essere stato nel cuore stesso della verità.”
(Bohumil Hrabal: Una solitudine troppo rumorosa, p. 5-6)