Ci sono dei periodi fortunati in cui il copywriter ha più lavoro di quanto si sarebbe aspettato. Il blog personale da aggiornare, i contenuti da scrivere su commissione, guest post, consulenze, magari un ebook da terminare. Gestire il tutto non è impossibile, se il copywriter ha le idee giuste e un buon piano editoriale.
Ma se il copywriter è a corto di idee? Chi fa un lavoro creativo sa bene quanto la fantasia e la creatività, appunto, siano importanti. Ma sa, anche, che la fantasia non risponde ai comandi e che, qualche volta, può venire meno.
Trattandosi di lavori su commissione, il copywriter può rivolgersi al cliente per avere chiarimenti in merito ai contenuti o per discutere insieme i nuovi obiettivi. Quando si tratta di lavori personali, invece, il copywriter deve puntare sulle sue forze. E la fantasia non basta.
Cos’è il Random Blogging?
Abbiamo già parlato di Random Blogging. Si tratta di scrivere post spontanei, seguendo l’intuizione o il flusso di idee. Avendo un obiettivo chiaro in mente, questa può essere una strategia vincente. Ti permette di scrivere, in ogni momento, contenuti freschi e originali, senza i limiti di una pianificazione troppo rigida.
Il limite del Random Blogging è che, venuta meno l’intuizione, rischi di non avere contenuti con cui aggiornare il blog.
Ora, estendiamo la stessa situazione al copywriter e allo scrittore, in generale. Il Random Writing non sempre è la soluzione migliore. O meglio, non è la soluzione migliore se utilizzato da solo. Consideriamo, in alternativa, il Planned Writing.
I vantaggi del piano editoriale
Il planned writing (o planned blogging, nel caso) consiste nel programmare con grande anticipo i contenuti (le idee, le bozze) che poi si andranno a pubblicare. Il limite è la rigidità, che non sempre può essere rispettata in una realtà frenetica e sempre in fermento.
Il vantaggio del piano editoriale è di non rimanere mai a corto di idee, grazie all’ampia riserva di titoli e bozze di contenuti. Avremo, così, materiale sempre disponibile e pronto all’uso. Naturalmente, quest’impostazione va bene per contenuti sempreverdi, non per le flash news, che vanno scritte e pubblicate all’occorrenza.
Inoltre, il piano editoriale, ci permette di schedulare i contenuti in modo da trarne il massimo. Potremo decidere di pubblicarli nei giorni con più traffico web, sui siti migliori (nel caso di guest post), in occasioni particolari. Potremo inoltre dedicare loro tutto il tempo necessario, viste le lunghe scadenze. Niente male, per un copywriter.
La soluzione pratica è il brainstorming
Arriviamo ora alla conclusione: una soluzione pratica. Quando sei a corto di idee, ma anche prima, ti consiglio di concederti un quarto d’ora di brainstorming. Tira giù tutte le idee che ti vengono in mente e avrai decine e decine di titoli su cui lavorare per i contenuti.
Io faccio in questo modo. Prendo un foglio (digitale o di carta, se preferisci), e ci scrivo, con un carattere bello grosso ‘IDEE POST’. Dopodiché lo divido in varie parti, ciascuna per un argomento che mi interessa trattare: #copywriting, #webmarketing, #socialmedia e #blogging.
Per ognuno di questi hashtag scrivo tutte le idee che mi vengono in mente, preferibilmente sottoforma di titoli, che poi andrò a sviluppare.
Il consiglio, dunque, è: non pretendere di scrivere direttamente un articolo. Cerca prima tutte le idee e scegli, poi, quella che fa al caso tuo. Sulle altre tornerai in un secondo momento.
Cerca aiuto nei social media
Un’altra soluzione che adotto, a volte, è cercare ispirazione nei social media. Soprattutto in twitter. Faccio una ricerca degli hashtag che mi interessano (#copywriting, #webmarketing…) e analizzo cosa pubblicano gli utenti simili. In questo modo trovo nuove idee da rielaborare o da approfondire, e, nello stesso tempo, capisco cosa interessa e cosa cercano gli altri, studiando i modelli degli influencer.
E tu?
E tu, come ti organizzi quando sei a corto di idee? Se hai dei consigli o strategie simili, lascia un commento e discutiamone insieme.
photo credit: flickr via Daniel Go