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Una sorpresa a scuola: Fabio Geda

Da Silviapare

Una sorpresa a scuola: Fabio Geda

Fabio Geda e la tavola imbandita

Succede che in questo trimestre, con alcune classi, leggiamo il bel libro di Fabio Geda L'estate alla fine del secolo. Mentre preparo la prima lezione cerco notizie sull'autore, scopro che ha un blog, che però non aggiorna regolarmente perché è in viaggio da un anno. Succede che a un certo punto mi viene voglia di chiedergli spiegazioni sul significato di una parola siciliana che non mi è chiara, caddusu. Così lo rintraccio su feisbuc e gli mando un messaggio, dicendogli che l'informazione mi serve perché leggerò L'estate alla fine del secolo con gli studenti dell'Istituto Italiano Scuola di San Francisco. Succede che Fabio Geda mi risponde che in questo momento anche lui è a San Francisco: ci vediamo? E allora mi viene in mente che sarebbe bello fare una sorpresa agli studenti, che hanno già letto e amato un altro libro di Geda, Nel mare ci sono i coccodrilli. Sarebbe bello, gli scrivo, farti entrare in classe durante la lezione in cui si parla del tuo libro, dicendo: "Signori e signore, ho una sorpresa per voi: Fabio Geda". Detto, fatto. Quella sera stessa alle otto in punto Fabio Geda si presenta senza preavviso nella classe dove da due ore stiamo parlando dei suoi libri, e si ferma per un'altra ora a chiacchierare con gli studenti. Un bellissima chiacchierata, informale (come si può vedere dalla tavola apparecchiata con libri e cibo: spesso gli studenti portano a scuola ogni bendidio, e in questo caso avevamo vino, birra, pomodori, peperoni e prugne dell'orto, formaggio e pane e fatto in casa), cordiale e molto interessante, con Fabio gentile e disponibilissimo e gli studenti al settimo cielo. Succede, a volte, di avere proprio una bella fortuna.

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