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Una sorta di portento notturno

Creato il 08 gennaio 2011 da Vivianascarinci

Una sorta di portento notturno

Ti voglio solo confidare che questa è una piccola scommessa con me stessa, con le mie convinzioni. Io credo che i libri non abbiano alcun bisogno degli autori, una volta che siano stati scritti. Se hanno qualcosa da raccontare troveranno presto o tardi lettori; se no, no. Esempi ce ne sono abbastanza. Amo molto quei misteriosissimi volumi di epoca antica che non hanno autore certo ma hanno avuto e hanno una loro vita intensa. Mi sembrano una sorta di portento notturno, come quando da piccola aspettavo i doni della Befana, andavo a letto agitatissima e la mattina mi svegliavo e i doni c’erano, ma la Befana nessuno l’aveva vista. I miracoli veri sono quelli che nessuno saprà mai chi li ha fatti, che siano piccolissimi miracoli degli spiriti segreti della casa o grandi miracoli che lasciano veramente a bocca aperta. Mi è rimasta questa voglia infantile di meraviglie piccole e grandi, ci credo ancora.     

da Frantumaglia, Elena Ferrante e/o p. 10


Filed under: estratti Tagged: Elena Ferrante, epifania, scrivere

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