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Una spina nel cuore

Da Funicelli
Mi chiedo come mai le parole ascoltate ieri da Bergoglio, a Lampedusa, non le abbia mai sentite in bocca ad uno dei leader di centro sinistra.
Un partito che, almeno a parole, pure si ispira a quei valori cattolici della Chiesa.
Parlando dei 20000 morti in fondo al mare, il nostro mar Mediterraneo, gente scappata dalla fame, dalla carestie e dalle guerre (combattute magari con armi occidentali) e che si è scontrata col muro dei respingimenti:

“Ciò che è accaduto non si ripeta più. Non si ripeta più. Per favore”.
“Chi è il responsabile del sangue di questi fratelli e sorelle? Nessuno! Tutti noi rispondiamo: non sono io…. Abbiamo perso il senso della responsabilità fraterna, guardiamo il fratello mezzo morto sul ciglio della strada, forse pensiamo poverino e continuiamo per la nostra strada”.
Chi ha pianto, si chiede ancora, “per la morte di questi fratelli? Per le giovani mamme? Siamo una società che non è più capace di piangere”. E allora Francesco chiede perdono anche per “coloro che con le loro decisioni a livello mondiale hanno creato situazioni che conducono a questi drammi”. [da il Fatto quotidiano]

Il papa è venuto proprio qui, dove nel passato si era presentato l'ex premier Berlusconi per fare le sue solite promesse (l'acquisto di una villa) e poi deputati, per vedere quello che succedeva:
 “Ho sentito che dovevo venire qui – ripete più volte il Santo Padre, quasi a giustificare una decisione che ha fatto storcere il naso a tante burocrazie politiche e diplomatiche – a pregare, ma anche a risvegliare le coscienze”.
Furio Colombo, nell'editoriale, parla dell'ipocrisia che circonda Lampedusa, dell'accordo con la Libia di Gheddafi (del dittatore Gheddafi), della chiesa che aveva scelto di guardare da un'altra parte, per convenzienza e calcolo:
Sapevamo, prima del Papa, che gli annegati a causa del nostro governo leghista, affarista, indifferente, crudele e stupido, erano “almeno” 20 mila? Lo sapevamo. Lo aveva detto Laura Boldrini, allora coraggiosa portavoce dell’Onu, al Comitato per i diritti umani della Camera dei deputati che io presiedevo. Lo aveva detto e testimoniato il solo deputato del Pd che era venuto con me a Lampedusa, Andrea Sarubbi (prontamente non più ricandidato). Lo avevano detto i sei deputati Radicali che non avevano smesso mai di denunciare con allarme ciò che stava accadendo.
C'è poi anche un'altra pagina della nostra storia che ci dovrebbe far vergognare, come cittadini e come cattolici (sempre per quei valori che spesso sbandieriamo senza condividerli veramente).
Quella delle rendition: una pagina che ancora non abbiamo messo alle spalle, visto l'ultimo caso del rapimento (ad opera di nostri poliziotti) della moglie e della figlia del dissidente Kazako Ablyazov.
Che sia per gli USA o per il dittatore Nazarbayev l'amico di B., non importa.

Ci sono valori che non dovrebbero essere negoziabili.
La dignità, la libertà

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