Una stampa del cielo per Capodimonte

Creato il 03 dicembre 2013 da Media Inaf

Si sono concluse il 2 dicembre le celebrazioni del bicentenario dell'INAF - Osservatorio Astronomico di Capodimonte. La Camera di Commercio di Napoli dona all'Osservatorio

di Maria Teresa Fulco 03/12/2013 19:19

02.12.2013, ore 19:00

Si sono concluse il 2 dicembre le celebrazioni per il bicentenario della fondazione dell’INAF _ Osservatorio Astronomico di Capodimonte. L’evento organizzato dall’Osservatorio, dal Centro Culturale Neapolis e dalla Camera di Commercio di Napoli ha avuto due momenti salienti.

Dopo il benvenuto agli ospiti e la presentazione dell’Osservatorio da parte del direttore Massimo Della Valle, Luigi Iavarone, a nome della Camera di Commercio, ha donato all’Osservatorio una antica stampa del cielo, realizzata nel 1712 dall’astronomo di Norimberga Georg Christoph Eimmart e stampata nelle officine di Johann Baptist Homann.

Secondo Iavarone “l’Osservatorio Astronomico è un asset importante per la città e la Campania, non solo in quanto centro di produzione scientifica ma soprattutto perché è in stretto collegamento con il sistema industriale per la realizzazione di infrastrutture ad altissima tecnologia.”

“Questo preziosissimo Planisphaerium Coeleste” – ha commentato Massimo Della Valle – “farà bella mostra di sé tra gli oltre cento pezzi esposti nel Museo degli Strumenti Astronomici, inaugurato proprio un anno fa. È una carta del cielo nella quale sono rappresentate oltre che le costellazioni tolemaiche anche le costellazioni del cielo australe definite a partire dalle prime osservazioni compiute da navigatori danesi alla fine del XVI secolo”.

È poi intervenuto Marco Bersanelli dell’Università di Milano, uno dei responsabili scientifici della missione spaziale dell’ESA Planck. Più di 300 persone tra studenti delle scuole secondarie superiori e pubblico generico hanno ascoltato emozionati il resoconto dei risultati di questa missione che ha scrutato l’alba dell’Universo.

“Planck ha raggiunto l’obiettivo programmato di compiere due osservazioni complete dell’intera volta celeste, mostrando ai nostri occhi i confini dell’Universo osservabile, la sua storia dall’alba della sua nascita” ha dichiarato Bersanelli.

Durante la serata, conclusasi con una visita al Museo degli Strumenti Astronomici e al Planetario, il musicista Gianni Aversano ha solleticato la sensibilità del pubblico con la canzone di Guccini “Stelle” tratto dall’album D’amore di morte e di altre sciocchezze.

Fonte: Media INAF | Scritto da Maria Teresa Fulco



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