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Josie ha 17 anni, non ha mai conosciuto suo padre ma ha una madre troppo ingombrante che si prostituisce e non l’ha mai amata davvero.
Il titolo fa riferimento, suppongo, alla stanza dove Josie vive di fatto, sopra la libreria in cui lavora. E’ quello il suo rifugio sin da quando era bambina visto che sua madre la trattava con cattiveria e vive in una casa d’appuntamenti dove lei fa da domestica al mattino.
Sono entrata subito in empatia con la giovane Josie, priva di famiglia ma ricca di amicizie sincere, seppure spesso discutibili come la maitresse Willie, una donna burbera che però si preoccupa davvero per lei.
Il mistero del delitto di quel signore tanto gentile che le aveva augurato il meglio in libreria, il riemergere di vecchi rancori e paure rendono il romanzo in parte giallo mentre il primo bacio, le cotte tra i giovani protagonisti e i rapporti personali lo rendono un rosa.
Josie, a suo modo, è un’eroina, nonostante le avversità che la vita le ha riservato va avanti nella vita e non smette di sognare un futuro migliore fatto di istruzione e soprattutto lontano da New Orleans.Quando sua madre, per l’ennesima volta, sarà colpevole di un grave furto ai suoi danni le speranze di Josie sembrano dissolversi così come il briciolo d’affetto per una madre che, come ultimo ricordo di se, la lascia invischiata con la malavita locale.Riuscirà Josie, secondo voi, ad uscire dall’ennesimo guaio e a realizzare i suoi sogni? Leggetelo e lo scoprirete.
Un romanzo davvero interessante, tocca più corde, quelle del cuore e quelle della ragione. Letto quasi tutto d’un fiato, molto scorrevole.