Magazine Calcio
Francia 1998Ho 16 anni e il calcio è ancora sì importante, ma ho nuovi interessi che mi fanno battere boom boom maggiormente il cuore: la musica, le pischelle, le droghe. Insomma, cose così. L'Italia come allenatore vanta un certo Cesare Maldini (dai Paolinooooo!) e quindi potete ben immaginare com'è andata a finire. Che poi, tutto considerato, non abbiamo fatto nemmeno una figura così barbina, dopo un girone stranamente dominato e un ottavo di finale in cui abbiamo battuto persino la temibile (si fa per dire) Norvegia. La maledizione dei rigori però ci colpisce ancora una volta, la terza di fila, e i padroni di casa ci fanno au revoir con la manina. Al banco degli imputati del fallimento azzurro c'è il mio nuovo paladino Alex Del Piero (che almeno all’epoca ancora non parlava con gli uccelli), spesso preferito da Maldini a un Divin Codino ancora in discreta forma per aver passato i 195 anni. Dopo il rigore sbagliato da Di Biagio resto immobile a fissare il televisore per qualche ora in preda a uno stato catatonico. Mi ci vorranno un paio di giorni e un paio di flebo all’ospedale per riprendermi da quella delusione. È solo allora che mi rendo conto come il calcio sia ancora piuttosto importante per me, soprattutto quando ci sono i Mondiali di mezzo.Intanto cresce per questioni musicali/culturali la mia passione per l’Inghilterra, e mi entusiasmo per il mio quasi coetaneo Michael Owen che realizza con l’Argentina un gol alla Maradona. Ma non basta e l’England come di consueto se ne torna a casa prematuramente. “Chissà se con un allenatore italiano in panchina le cose potranno cambiare?” mi chiedo allora.
(questo era l'inno inglese del 1998, quindi non c'è proprio da stupirsi che poi non sia andata molto bene...)
Il mio altro grande idolo del Mondiale, Zinedine Zidane, che già si era segnalato con il suo bel caratterino per un'inutile espulsione nel primo girone, dimostra in finale a quella sega di Ronaldo chi è il fenomeno vero e con un doppio colpo di testa (la stessa con cui qualche anno più tardi deciderà di abbattere Materazzi) consegna ai franscesoni il loro primo Mondiale. Allez les bleus. Allez Zizou.
Corea del Sud 2002Avere ventanni e perdersi la prima partita dell’Italia. Un professore evidentemente fuori dal mondo decide di fare l'esame di Economia (che tra l'altro a me povero studente fancazzista di Scienze della Comunicazione frega relativamente un cazzo) proprio il giorno del debutto degli Azzurri. Roba da radiarlo dall'albo dei professori, se ne esiste uno, o perlomeno fargli dare una punizione di quelle esemplari da Jack Bauer della serie tv 24 (iniziata proprio in quel periodo). L'esame però non posso mancarlo essendo uno scritto ed essendo quindi l'unica opportunità possibile per poter copiare (cosa che poi puntualmente avviene). Nel corso dell'esame, sulla partita della Nazionale si aggirano le più improbabili fantozziane voci: l'Italia starebbe infatti battendo l'Equador per 7-0 mandando in rete su calcio d’angolo persino Topo Gigio Buffon. Secondo altri, la partita sarebbe invece stata sospesa per un'invasione dell’allora Premier italiano Berlusconi (i tempi cambiano, no?) messosi a correre in mezzo al campo tutto ignudo e deriso per le dimensioni del suo micro-pene persino dai SudCoreani (notoriamente poco dotati) presenti sugli spalti. Si rivelerà tutta una bufala, a parte le dimensioni del micro-pene del Premier. L'Italia alla fine comunque ha sì vinto, ma solo 2-0, con doppietta di Vieri. Uno che due anni più tardi nel corso degli Europei dichiarerà: "Sono molto più uomo io di tutti voi messi insieme" e, senza accorgersi di essere a una parata di transessuali anziché a una conferenza stampa con gli odiati giornalisti, scatenerà reazioni accese nella platea: “Dimostracelo, bel maschione!” gli grideranno quelli. L’esperienza cambierà nel profondo Bobone Vieri, che subito dopo sarà mollato dalla Canalis, la quale qualche anno più tardi troverà finalmente il vero amore tra le braccia di un etero doc: George Clooney.Tornando al 2002, la nostra squadra fa solo un altro punto e si qualifica per il rotto della cuffia. È negli ottavi però che si verifica la partita forse più scandalosa nella storia dei Mondiali e del calcio tutto. Sì, poi verrà fuori l’uragano Calciopoli/Moggiopoli etc etc e quindi poco abbiamo da lamentarci, noi italianibravagente, ma certo è che quel Byron Moreno non lo augurerei nemmeno al mio peggior nemico. Non lo augurerei nemmeno a… toh, Minzolini, giusto per dire il primo nome che mi passa per la testa.Attore fallito di soap-operas sudamericane, Moreno viene reclutato dall'intelligence coreana appositamente per arbitrare l’ottavo con l’Italia, dopo aver superato in una dura selezione Hannibal Lecter, Keyser Söze e Freddy Krueger. Il bel Byron dà un rigore inesistente alla Corea (fortunatamente parato da Topo Gigio Buffon), non dà un rigore sacrosanto a noi, espelle Totti per doppia ammonizione (in entrambi i casi er Pupone è reo di aver starnutito). Nel finale sono tutti in bambola e Maldini scherza in area con il suo collega di reparto Iuliano: “Ma figurati se sti nani demmerda ce la fanno a pigliare un cross.” La riserva del Perugia (di quello stinco di Santo di Gaucci) Ahn invece con un salto alla gemelli Derrick di Holly & Benji salta su fino in Paradiso, grida “Dai Paolinoooo” e manda noi giù all’Inferno. Dopo la partita mi dedico con gli amici a qualche sano atto di (giustificato) vandalismo: distruggere bottiglie di birra per terra, ribaltare qualche cassonetto, torturare selvaggiamente qualche coreano di passaggio, o in mancanza di materia prima fanculo anche un cameriere del ristorante cinese va benissimo lo stesso.
(abbiamo perso contro questi qui!)
Con i soldi guadagnati grazie a quell’unico incontro, Byron Moreno ha fatto una plastica facciale con cui è diventato uguale a George Clooney, ha fatto uccidere il vero George Clooney, ne ha preso il posto ed è oggi uno degli attori più apprezzati e conosciuti al mondo oltre ad essere felicemente fidanzato con la starlette italiana Elisabetta Canalis.Io intanto in quel mondiale fallito cerco soddisfazioni almeno nell’Inghilterra, che nei quarti di finale contro il Brasile passa in vantaggio con il mitico Michael Owen. Poi, as usual, perderà. Cerco allora soddisfazioni nella Spagna, che si ritrova a sfidare quei simpaticoni dei coreani. Ma è un’altra rapina a mano armata: due gol regolari annulati alla Spagna, uno irregolare dato alla Corea, che finisce per vincere ai rigori ed ha pure il coraggio di spacciarla come un’impresa nazionale storica. Il giorno seguente i giornali spagnoli titolano: “Italia tenia razon!” In semi-finale mi tocca persino tifare Germania, che almeno finalmente riesce a battere i coreani (gente che persino Moggi teme), battuta poi in scioltezza in finale dal Brasile dell’(almeno da me) odiato Ronaldo, che quella sera sfoggia una pettinatura con il triangolino della figa in testa ma qualche anno più tardi verrà beccato insieme a dei transessuali. Con lui anche Marrazzo, Lapo e Bobone Vieri.Un Mondiale insomma per quanto mi riguarda totalmente privo della benché minima soddisfazione e dai risvolti piuttosto inquietanti: che l’affare Marrazzo, Ronaldo, i coreani, Luciano Moggi, Byron Moreno, Vieri, George Clooney, la Canalis e il mio professore di Economia siano in qualche misterioso modo tutti collegati?
(a domani per la terza e finalmente ultima parte...)
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