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Una storia quasi solo d’amore di Paolo Di Paolo

Creato il 01 marzo 2016 da Leggere A Colori @leggereacolori
Una storia quasi solo d’amore di Paolo Di PaoloDal 3 marzo in libreria

Da oggi in libreria edito da Feltrinelli Una storia quasi solo d'amore, il nuovo libro di Paolo Di Paolo. L'autore Paolo entra nel teatro della contemporaneità cogliendo i segni di un bene inaspettato, di una luce che si accende dove smettiamo di esigere garanzie, dove viene voglia di mettersi alla prova. E di capire se siamo in grado di vivere. Al centro di Una storia quasi solo d'amore c'è il destarsi di un sentimento tanto forte quanto difficile, fuor di squadra, forse impossibile.

Nino torna da Londra e si lascia alle spalle le sue ambizioni d'attore e un amore senza futuro. Torna perché la sua anziana insegnante di recitazione, Terri, gli offre la possibilità di lavorare in un corso di teatro per anziani. Una sera di ottobre, all'uscita dal corso, si imbatte in una giovane donna, Adele, dalla quale è fatalmente attratto: ne avverte il fascino profondo, un che di dolce e segreto che trapela dalla sua bellezza. Nino è turbato, confuso e non sa dove mettere questi sentimenti, anche perché nel rapporto con Adele (che scopre essere la nipote di Terri) si insinua, insieme all'attrazione fisica, la percezione di un mistero portato con semplicità e scioltezza. Tanto Nino è figlio del suo tempo barbaro (molte passioni spente e nessuna forma di tensione ideologica), tanto Adele sembra andare oltre il suo tempo, modellata com'è dalla nettezza del suo credere. Una fede in Dio non esibita, vissuta con leggerezza e senza ottusità. Adele lavora in un'agenzia di viaggi, che sembra, non meno del corso di teatro di Nino, esposta alla frivola mitezza della terza età, dato che ormai solo i gruppi di turisti anziani contano sui contatti "umanizzati" di una struttura di servizio. Perduti in questo mondo di vecchi, Nino e Adele vanno alla ricerca del proprio amore, come si trattasse di un patto, di un'approssimazione infinita alla densità degli affetti...

La trama di Una storia quasi solo d'amore la leggiamo anche dalla quarta di copertina: "E certo uno poteva aver visto nascere i fiammiferi e la locomotiva a vapore, il primo lampione a elettricità, il telefono, il televisore o il primo computer grosso come un comodino, ma nulla poteva essere più stupefacente di te, stasera, davanti a me. Si incontrano una sera di ottobre, davanti a un teatro. Lui, rientrato da Londra, insegna recitazione a un gruppo di anziani. Lei lavora in un'agenzia di viaggi. Dal fascino indecifrabile di Teresa, Nino è confuso e turbato. Starle accanto lo costringe a pensare, a farsi e a fare domande, che via via acquisiscono altezza e spessore. Al di là dell'attrazione fisica, coglie in lei un enorme mistero, portato con semplicità e scioltezza. L'uno guarda l'altra come in uno specchio, che di entrambi riflette e scompone le scelte, le ambizioni, le inquietudini. Tanto Nino è figlio del suo tempo (molte passioni spente, nessuna tensione ideologica), tanto Teresa, con il suo segreto, sembra andare oltre. Ostaggi di un mondo invecchiato, si lanciano insieme verso un sentimento nuovo, come si trattasse di un patto, di una scommessa. Accade sotto lo sguardo lungo e partecipe di Grazia, zia di Teresa e insegnante di teatro di Nino, attor giovane allo sbando. Proprio mentre crescono l'attesa e il desiderio, Grazia esce di scena, creando una sorta di "dopo" che rilegge l'intera vicenda di Nino e Teresa, il loro cercarsi là dove sono più profondamente diversi."

Paolo Di Paolo è nato nel 1983 a Roma. Nel 2003 entra in finale al Premio Italo Calvino per l'inedito, con i racconti Nuovi cieli, nuove carte. Ha curato libri insieme a scrittori italiani come Antonio Debenedetti, Raffaele La Capria, Dacia Maraini e Antonio Tabucchi. È autore tra l'altro di Ogni viaggio è un romanzo (2007) e di Raccontami la notte in cui sono nato (2008; Ue 2014). Per il teatro ha scritto Il respiro leggero dell'Abruzzo, interpretato fra gli altri da Franca Valeri, e L'innocenza dei postini, messo in scena al Napoli Teatro Festival Italia 2010. Lavora anche per la televisione e scrive sulle pagine culturali di alcuni quotidiani, tra cui "Il Sole 24 Ore" e "l'Unità". Con Dove eravate tutti (Feltrinelli, 2011) ha vinto il Premio Mondello e il SuperPremio Vittorini 2012. Con Feltrinelli ha pubblicato anche Mandami tanta vita (2013, vincitore Premio Salerno Libro d'Europa, Premio Fiesole e finalista Premio Strega) e, nella collana digitale Zoom, La meravigliosa stranezza di essere vivi (2012).

Una storia quasi solo d’amore di Paolo Di Paolo

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