Una strage di etiopi e di somali lungo le coste del Somaliland

Il fattaccio si è palesato quando inaspettatamente sulla spiaggia del Somaliland la bassa marea ha portato a riva ben 94 cadaveri.

Erano uomini, certamente dei clandestini, etiopi e somali, in fuga verso i Paesi del Golfo di Aden per trovare negli Emirati Arabi uno straccio di lavoro e sottrarsi a regimi politici e di vita decisamente duri nelle loro rispettive realtà di provenienza.

Subito dopo il macabro rinvenimento in spiaggia, la Guardia Costiera del Somaliland, infatti, ha intercettato un barcone alla deriva in mare aperto con a bordo 72 persone, alcune delle quali in pessime condizioni fisiche.

Alcuni disidratati completamente, altri addirittura cadavere.

La notizia non è ancora ricca di particolari tali da consentire di avere un quadro della situazione chiaro.

Tuttavia è presumibile che i cadaveri che il mare ha restituito sulla spiaggia del Somaliland siano stati gettati nelle acque proprio da quel barcone o da altri come quello, in avaria, quando per i poveracci non c'era più niente da fare.

E' possibile, considerando l'accaduto, che i superstiti abbiano vagato in mare aperto almeno per due settimane senza  possibilità alcuna di soccorso.

Questo a triste  conferma che i trafficanti di uomini continuano, indisturbati ,il loro losco mestiere senza che si riesca a bloccarli come, invece, si dovrebbe.

                             Marianna Micheluzzi (Ukundimana)