Una lunga sequenza di 269 immagini raw pubblicate nel catalogo della missione Cassini, nasconde una strepitosa aurora al polo sud di Saturno, tra stelle, tanto rumore e dead pixel.
Le foto, di appena 256 x 256 pixel sono state scattate nel visibile dalla Narrow Angle Camera del sistema di imaging ISS (Imaging Science Subsystem) il 30 ottobre e fanno parte di una campagna di osservazione a caccia di aurore dell'Ultraviolet Imaging Spectrometer (UVIS), durata due giorni.
La Cassini sta osservando il polo sud del pianeta che occupa la parte superiore di queste immagini mentre in basso, scorre il campo stellato.
Qui sotto una vista tratta dal NASA Solar System Simulator.

Nel filmato i frame sono ingranditi e migliorati mentre l'immagine in apertura è stata schiarita per mettere in risalto il profilo del pianeta.
Le aurore sono sempre uno spettacolo affascinante ovunque si verifichino e qualunque sia la causa.
Sulla Terra vengono chiamate comunemente aurore polari perché sono fenomeni che si verificano intorno ai poli e alle alte latitudini del nostro pianeta. Si formano a causa dell'interazione delle particelle cariche provenienti dal Sole con la ionosfera terrestre, ossia la fascia di atmosfera compresa tra 100 e 500 chilometri di quota.
Protoni ed elettroni arrivano con il vento solare: parte di essi "scivolano" sulla magnetosfera e proseguono oltre, altri riescono a penetrare fino alla ionosfera nel punto in cui il nostro campo magnetico è più forte, ossia ai poli. Questa interazione eccita le particelle cariche degli strati superiori dell'atmosfera terrestre che si "accendono" per ionizzazione: lo scambio di elettroni tra gli atomi genera energia sotto forma di fotoni nello spettro visibile, ossia luce. I diversi colori che vediamo dipendono dai gas interessati dal processo: ognuno risponde ad una caratteristica lunghezza d'onda e quindi produce un colore specifico.
Su Saturno le prime immagini delle aurore furono ottenute in ultravioletto dal telescopio spaziale Hubble nel 1994/95 e poi le 1997.
A differenza della Terra dove le aurore sono tendenzialmente verdi in basso e rosse in alto perché l'atmosfera è in prevalenza composta da ossigeno ed azoto, su Saturno si ha un'abbondanza di idrogeno ed i colori tendono dal rosso al viola. Il miglior modo per osservarle è nelle lunghezze d'onda infrarosso ed ultravioletto ma emettono luce anche nel visibile. La Cassini catturò la prima spettacolare sequenza dell'aurora boreale del pianeta, nella parte visibile dello spettro, nel 2009. A luglio 2012, avevo già avuto la fortuna di notare un leggero bagliore aurorale tra le immagini raw ma la più recente sequenza è davvero meravigliosa: l'aurora è ben definita, molto attiva e persistente.
Altre immagini potrebbero essere pubblicate nei prossimi giorni relative alle osservazioni del 31 ottobre, per cui non escludo una nuova versione completa del filmato.
Stay tuned!
Il video è disponibile per il download in formato avi (115 Mb) nella nostra gallery.