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Una TAC per le piattaforme di selfpublishing

Creato il 07 giugno 2012 da Goberiko

A seguito del webinar con Mauro Sandrini, ho seguito oggi in differita (ma per poco tempo disponibili!) il webinar di Stefano Tura sulle piattaforme di selfpublishing, sempre nell’ambito del seminario di Insegnalo.it.

Ho scoperto che in Cina c’è un portale selfpublishing più grande di Amazon Kindle, e che il 40% degli internauti cinesi lo frequenta. Il che, francamente, fa una certa impressione, e conferma le mie idee sulla Cina dopo averci lavorato per più di un mese. Altra scoperta interessante è Unbound, un sito di selfpublishing britannico dove ti fai finanziare il libro, un po’ come Kickstarter per i video o i software innovativi. Però sembra che chi riesca a farsi finanziare non sia un illustre sconosciuto al pubblico… e anche questo non mi stupisce affatto.

Interessante la definizione di autopubblicazione: il selfpublishing dipende dagli ebook, non dal print on demand, che è un servizio aggiuntivo ma non fondamentale. Quindi ilmiolibro di Feltrinelli non è un vero selfpublishing.

E in effetti, io che ho pubblicato con Narcissus e in ilmiolibro e devo dire che quest’ultimo lo uso solo come print on demand — Narcissus adesso lo fa, e io sto su ilmiolibro per la visibilità. La verità è che finora ho comprato solo io i miei libri su ilmiolibro, mentre su Narcissus i miei venticinque lettori li ho raggiunti.

Sono un pigro, con Narcissus mi trovo bene per la narrativa, mentre le pubblicazioni accademiche grigie, liquide (tesi, seminari, dispense…) le pubblico su Grin — non analizzata da Stefano Tura. Perciò trovandomi bene non ho testato troppo le altre — mi sono trovato malissimo con Lulu come lettore e acquirente, perciò l’ho scartata.

Comunque il seminario è molto molto interessante, guardatelo prima che lo tolgano.


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